PARCHEGGIO A PAGAMENTO: È IL REGALO DI NATALE DELLA SAN RAFFAELE AI PROPRI DIPENDENTI
Far cassa perfino con i propri dipendenti. È l’ultima trovata della direzione della clinica San Raffaele di Sulmona, che da ieri ha deciso di trasformare il parcheggio aziendale in una fonte di guadagno, imponendo un balzello di 15 euro al mese a medici, infermieri e operatori che vorranno continuare a lasciare la propria auto negli spazi interni della struttura.
Una scelta che ha spiazzato i circa cento lavoratori della sede di via dell’Agricoltura, nel cuore del nucleo industriale, dove da un giorno all’altro si è formata una fila insolita di auto parcheggiate lungo la strada. Nessun evento straordinario, solo l’effetto di una direttiva che vieta la sosta gratuita all’interno della clinica e introduce un pedaggio per chi non vuole lasciare il proprio mezzo all’esterno.
La motivazione ufficiale parla di una “uniformità gestionale” da applicare alle ventidue strutture del gruppo in tutta Italia. Ma se nelle grandi città, dove i parcheggi scarseggiano, la misura potrebbe avere una sua logica, a Sulmona appare un gesto di pura miopia aziendale — o, peggio, di cinismo economico. Qui lo spazio non manca affatto: i piazzali davanti e dietro la clinica sono ampi e sempre sufficienti per accogliere tutti i veicoli del personale.
Il messaggio che arriva ai dipendenti è invece chiaro e amaro: anche lo spazio dove ogni giorno inizia e finisce il loro lavoro può essere monetizzato. E mentre la direzione parla di “politiche omogenee”, a Sulmona cresce il malumore di chi si sente, ancora una volta, trattato come un numero da cui spremere qualche euro in più.



