CLASSIFICA SOLE 24 ORE. INDICE DI CRIMINALITA’: L’AQUILA CITTA’ DI MALAFFARE
La classifica pubblicata oggi dal Sole 24 Ore sull’indice della criminalità dei capoluoghi di provincia italiani registra un netto peggioramento per la città dell’Aquila, che perde ben 10 posizioni rispetto all’anno precedente. Un dato che conferma un trend negativo ormai costante dal 2022 e che smentisce il racconto rassicurante di una città ‘isola felice’.
Se fino a poco tempo fa il problema avrebbe potuto essere relegato solo alla percezione, oggi i numeri dimostrano che la sicurezza all’Aquila è un problema statistico in peggioramento.
Nel dettaglio, i dati evidenziano:
• Prostituzione e pornografia minorile: -47 posizioni;
• Contrabbando: -39 posizioni, un fenomeno quasi sconosciuto fino a poco tempo fa;
• Stupefacenti: -33 posizioni, avvicinandoci ai livelli delle grandi città;
• Furti: -15 posizioni rispetto all’anno scorso e -24 rispetto a due anni fa;
• Incendi: -13 posizioni.
Numeri che parlano chiaro: le preoccupazioni dei cittadini non possono essere rubricate tra le lamentele infondate.
È indispensabile accelerare sul fronte della videosorveglianza, ferma con fondi a disposizione da tempo immemore, potenziare l’organico della Polizia Locale, oltre a rafforzare la collaborazione con le forze dell’ordine che però soffrono di una carenza cronica di personale.
Da settimane chiediamo che venga convocata la Terza Commissione per ascoltare i sindacati delle forze dell’ordine e avanzare una richiesta unitaria al Governo: la sicurezza della Capitale Italiana della Cultura 2026 non si costruisce da sola.
E mentre i numeri descrivono un quadro sempre più preoccupante – dai furti nelle frazioni come San Giacomo, Pettino, Cansatessa, Roio, Preturo, Pianola e Paganica fino ai quartieri del centro urbano – colpisce ancora una volta il silenzio assordante del sindaco Biondi, che evita di commentare la notizia e preferisce centellinare gli annunci di mostre e iniziative culturali che vedranno la luce solo a giugno del 2026.
*Consigliere comunale





purtroppo non ci sono reazioni a questo mal costume da parte di un po’ tutti per disinteresse a volte paura così andrà sempre peggio bisogna formare con le regole comitati per la sicurezza collaborazione