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4 NOVEMBRE. 300 BAMBINI CANTANO L’INNO DI MAMELI AI MILITARI

AVEZZANO –  300 bambini cantano l’Inno d’Italia di fronte a donne e
uomini in divisa, il Sindaco: “Essere patrioti significa volere la pace e lavorare per il
bene comune”.
Nella Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, la Città di Avezzano ha
voluto rendere omaggio non solo ai caduti della Prima Guerra Mondiale, ma anche al
senso di cittadinanza attiva della comunità, ricordando i momenti salienti del
disinnesco dell’ordigno bellico, nel febbraio del 2023. Il Generale di Divisone, Fazio:
“Vedere tutti questi giovani in Corteo è una meraviglia sociale e un miracolo civile”.
La data del 4 novembre, incisa nella memoria collettiva, rappresenta una giornata di
profonda connessione con la parte “buona” della storia e della società. Ad Avezzano,
capoluogo della Marsica, 300 bambini delle primarie e degli Istituti Comprensivi, hanno
intonato oggi, nella cornice di Piazza della Repubblica, di fronte al Monumento ai caduti di
tutte le guerre, l’inno d’Italia. Dinanzi a loro, una nutrita platea di uomini e donne delle
istituzioni e in divisa, che hanno sfilato in Corteo. Una Giornata dell’Unità nazionale e delle
Forze Armate impreziosita ancora di più dalla prestigiosa presenza di una delegazione di
militari del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma, che nel febbraio del 2023, con
massima professionalità e in perfetta sintonia con tutti gli attori in campo,
disinnescarono e fecero brillare una bomba d’aereo americana da 1000 libbre, risalente
alla Seconda Guerra mondiale, trovata in centro-città. All’epoca, venne gestita
un’evacuazione di 20 mila cittadini. Accanto al sindaco Giovanni Di Pangrazio,
l’immancabile 1° Capitano Floriano Maddalena, presidente dell’Unuci e di Assoarma, e il
cavaliere Pietro Antonio Di Matteo, organizzatori – assieme alle associazioni d’arma e
combattentistiche – della cerimonia alla quale ha preso parte anche il Tenente Colonnello
Chiaravalle, in rappresentanza del Comando militare dell’Esercito Abruzzo – Molise.
“Unità nazionale e Forze Armate: un binomio inscindibile. – ha dichiarato in apertura il
Generale di Divisione Vero Fazio – Insieme, queste due significazioni hanno contribuito a
creare il nostro Paese. Dopo l’esperienza napoleonica, in Europa rimase un concetto
importantissimo: quello di Nazione, ovvero l’amore per la propria terra. Un significato che
oggi viviamo forte, soprattutto grazie a questo meraviglioso esercito buono di 300 bambini,
con le bandierine tricolori. La prima bandiera verde, bianca e rossa, in verità, venne
sventolata storicamente il 7 gennaio del 1797, a Reggio Emilia”. In corteo, anche il
presidente del Tribunale di Avezzano, Sciarrillo. Dopo la preghiera del Vescovo della
Diocesi dei Marsi, Monsignor Massaro, ha preso la parola il sindaco. “Un saluto di
benvenuto particolare – ha detto nel suo intervento conclusivo – lo rivolgo al nuovo
dirigente del Commissariato di Polizia di Avezzano, il Vice Questore Iurato, giunto ieri in
città per prendere servizio. Un saluto speciale va anche ai militari del Genio Pionieri di
Roma, che sono stati esempio di azione propositiva e fattiva sul territorio, sperimentata in
occasione del ritrovamento della bomba della Seconda Guerra Mondiale: una grande prova

di coraggio della nostra comunità. Il termine “patriota” significa innanzitutto pace, bene
comune ed è agli antipodi rispetto al concetto di confine e di differenza rimarcata con gli
altri. Troppo spesso, oggi, assistiamo ad un mondo alla rovescia, in cui tutti si dichiarano
patrioti, svuotando però di senso questa parola e riempiendola anzi di negatività.
Nell’attualità, si discorre di guerre, di identità e di Nazione, ma il patriottismo significa in
verità accoglienza, serietà ed essere buoni con gli altri; se non abbiamo questi parametri
incardinati nella nostra coscienza, la parola patriota non significa nulla, è buttata al vento. Il
vero patriota non lede mai la dignità altrui, che deve essere sempre rispettata”. Degno di
nota, infine, l’intervento dello studente universitario Pierfrancesco Maceroni,
rappresentante degli studenti e presidente di “Universitari in Movimento”, che ha preso la
parola in rappresentanza di tutti gli studenti e le studentesse della sede accademica di
Avezzano dell’Università degli Studi di Teramo, per la prima volta nel corteo del 4
novembre, in maniera ufficiale. “Questa città con la sua forza e la sua vitalità – ha
sottolineato lo studente – si sta trasformando giorno dopo giorno, grazie al lavoro di tutti e in
primis dell’amministrazione comunale, che contribuisce a far crescere una comunità sempre
più coesa e pronta per affrontare le sfide del futuro. In questa giornata memorabile,
rammentiamo i sacrifici di intere generazioni, che hanno combattuto per un’Italia unita,
libera e indipendente”.

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