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COGESA, SCATTANO I PIGNORAMENTI: A RISCHIO STIPENDI E TREDICESIMA DEI DIPENDENTI

SULMONA, 1 novembre – Le tensioni che da mesi agitano il Cogesa si trasformano ora in conseguenze concrete: sono partiti i primi pignoramenti sui conti correnti della società pubblica che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in gran parte del centro Abruzzo.

A dare esecuzione ai provvedimenti sono stati due dipendenti, che hanno ottenuto il pignoramento di circa 400mila euro a seguito delle vertenze legate all’inquadramento professionale. I contenziosi, aperti da tempo, riguardano il riconoscimento di differenze retributive e livelli contrattuali.

Nei mesi scorsi, la dirigenza del Cogesa aveva tentato di avviare un percorso conciliativo, presentando una proposta di accordo ai lavoratori coinvolti. Ma l’intesa non è mai stata raggiunta: i dipendenti hanno respinto la proposta della società e avanzato una controproposta ritenuta non sostenibile. Da lì, l’emissione dell’atto di precetto e, infine, il pignoramento vero e proprio, con effetto immediato sulle disponibilità finanziarie dell’azienda.

La situazione rischia ora di avere ripercussioni dirette sugli stipendi e sulle tredicesime, con la prospettiva che il blocco di liquidità possa estendersi alle prossime settimane. Non si escludono, inoltre, nuove vertenze legali da parte di altri dipendenti, con ulteriori richieste di risarcimento che potrebbero aggravare la crisi finanziaria della partecipata peligna.

Il clima interno resta teso e incandescente, anche alla luce dello stato di agitazione proclamato dai lavoratori dopo il via libera del Comune di Sulmona alla gara europea per l’affidamento del servizio rifiuti. Una procedura che, se da un lato punta a garantire trasparenza e continuità, dall’altro ha riacceso le preoccupazioni sul futuro della società e dei suoi circa 150 dipendenti.

In attesa di sviluppi giudiziari e di eventuali nuove iniziative sindacali, il Cogesa si trova ora a fare i conti con una doppia emergenza, economica e gestionale, che rischia di mettere a dura prova la tenuta dell’azienda pubblica di riferimento per l’intero comprensorio peligno.

6 commenti riguardo “COGESA, SCATTANO I PIGNORAMENTI: A RISCHIO STIPENDI E TREDICESIMA DEI DIPENDENTI

  • Ecco come i sindacati danno il colpo di grazia.

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    • Antonio 53

      la colpa la si da sempre ai sindacati o a chi ha governato prima. la colpa è del burattinaio che per anni ha gestito con parenti amici e amici degli amici il COGESA come fonte di voti. E fin quanto ci saranno questi loschi individui la valle peligna va alla deriva

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    • UsainBolt

      “Quant sì fessi” se ragioni così non hai capito nulla della vita. I dipendenti che vogliono i livelli riconosciuti sono sia quelli ficcati che non, perché con questi soldi spettanti, pagarono altri assunti di loro interesse. Ecco i burattinai, sindaci/exdirettori. Intanto per 5 anni hanno fatto fare redditi a qualcuno. “Puzzn chiù lòr che la mmerd”.

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  • e da chi sono stati inquadrati i 2 dipendenti? chi ha permesso di svolgere loro funzioni non dovute?
    ma Sulmona è il paese dei balocchi? (vedi vertenza simile tra Comune e un Suo dipendente). Perché non mettere mano poi alle allegre Consulenze? E per finire chi ha trasformato il Cogesa ex fiore all’occhiello del nostro Comune in un Carrozzone con più di 200 Dipendenti?

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  • Salvatore

    Avanti le prime donne (uomini e donne) della valle, parlino pure il politichese per chiarire.
    Certamente hanno lasciato la valle inquinata e il personale che tra poco sarà senza stipendio, lasciato perché adesso a loro interessa l’acqua pubblica per creare un nuovo carrozzone e spremere altre persone con la promessa di un posto di lavoro.
    Ps sicuramente non ci metteranno la faccia.

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  • quelli che hanno vinto i ricorsi non hanno capito che si stanno dando la zappa sui piedi…..un vero e proprio effetto boomerang

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