IL DIFENSORE CIVICO OBBLIGA LA CASA SANTA DELL’ANNUNZIATA A CONSEGNARE GLI ATTI SULLA NUOVA CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO DI SULMONA
Accolta l’istanza de “La Casa di Vetro”: l’Azienda pubblica aveva taciuto per oltre tre mesi
SULMONA – Dopo mesi di silenzio e rimpalli, la trasparenza ha vinto. Con la decisione n. 84 del 24 ottobre 2025, il Difensore Civico regionale, avvocato Umberto Di Primio, ha accolto in pieno l’istanza di accesso civico generalizzato presentata dall’associazione La Casa di Vetro, ordinando all’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona della Provincia dell’Aquila (ASP2) di consegnare tutti i documenti relativi al terreno destinato alla nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Sulmona, in via Badia, all’angolo con la statale 17.
Una decisione che mette fine a un silenzio amministrativo illegittimo durato oltre tre mesi e che, come sottolinea l’autore del pezzo, Marco Alberico, rappresenta “non una vittoria per La Casa di Vetro, ma per il diritto alla trasparenza e al controllo civico”.
Il caso: mesi di silenzio e un ricorso necessario
La vicenda prende avvio il 15 luglio 2025, quando l’associazione presenta una richiesta di accesso civico generalizzato per ottenere copia della delibera e della valutazione del terreno individuato per la nuova struttura dei Vigili del Fuoco.
Nonostante la legge (D.Lgs. 33/2013 e FOIA) imponga alle amministrazioni pubbliche di rispondere entro 30 giorni, l’ASP2 ha scelto la via del silenzio, non fornendo alcuna risposta né motivazione.
Di fronte a questa inadempienza, il 30 agosto 2025 La Casa di Vetro ha presentato ricorso al Difensore Civico regionale, che il 24 settembre aveva già invitato formalmente l’ente a sanare l’omissione e a trasmettere la documentazione richiesta. Anche in quell’occasione, però, l’Azienda non ha dato alcun riscontro.
Il verdetto del Difensore Civico
Con la decisione del 24 ottobre, il Difensore Civico ha accolto senza riserve le motivazioni dell’associazione, ricordando che l’accesso civico è un diritto fondamentale, non soggetto a limiti o motivazioni particolari.
L’ASP2 è ora obbligata a ottemperare immediatamente al provvedimento e a rendere pubblici gli atti richiesti.
“Non si tratta di una semplice dimenticanza – scrive Alberico su La Casa di Vetro – ma della manifestazione di una cultura amministrativa ancora refrattaria al controllo civico sull’uso delle risorse pubbliche”.
Un atteggiamento definito “oscurantista”, che contrasta con i principi di trasparenza e legalità cui ogni ente pubblico è tenuto.
“Serve la rivoluzione della civiltà contro l’oscurantismo”



