NON L’HO TOCCATA USAVANO IL MIO TELEFONO: IL 18ENNE DI SULMONA SI DIFENDE DAVANTI AL GIUDICE
Caso di presunti abusi su una minorenne, il 18enne si difende davanti al gip: “Non ho partecipato, il telefono era usato da altri”
SULMONA, 26 ottobre – Si è dichiarato estraneo ai fatti il 18enne coinvolto nell’inchiesta sulla presunta violenza sessuale aggravata ai danni di una ragazza di 12 anni residente a Sulmona. Il giovane, attualmente detenuto, è stato ascoltato questa mattina in videocollegamento dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale distrettuale dell’Aquila, Iolanda Di Rosa.
Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, svoltosi alla presenza del suo difensore, l’avvocato Alessandro Scelli, il ragazzo ha negato ogni coinvolgimento diretto, sostenendo che i video e i contenuti trovati sul suo telefono “non sarebbero stati realizzati da lui”. “Non l’ho mai toccata – avrebbe detto – e il mio telefono era stato utilizzato da un amico nei momenti in cui me lo chiedeva”.
L’indagine, coordinata dalla Procura distrettuale dell’Aquila, ipotizza a suo carico i reati di violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minorenne, atti persecutori e diffusione illecita di materiale sessualmente esplicito. Secondo la ricostruzione accusatoria, il giovane avrebbe avuto più di un rapporto con la minore, in circostanze poi documentate da registrazioni video realizzate con il telefono di un altro indagato, un 17enne, che a sua volta ha negato ogni responsabilità, così come il terzo coinvolto, di 14 anni.
La vicenda è emersa dopo che la vittima, vedendo circolare alcune immagini su una chat di coetanei, ha chiesto aiuto chiamando il numero 114, la linea nazionale di emergenza dedicata ai minori. Da lì sono partite le indagini dei carabinieri della compagnia di Sulmona, coordinate dal maggiore Toni Di Giosia, che hanno portato al sequestro dei dispositivi elettronici e all’individuazione dei video contestati.
“È una storia tristissima sotto tutti i punti di vista”, ha commentato al termine dell’udienza l’avvocato Scelli, sottolineando la delicatezza della vicenda e il rispetto dovuto a tutte le persone coinvolte.
Il giudice si è riservato di decidere sulla richiesta di sostituzione della misura cautelare, dal carcere agli arresti domiciliari. Nel frattempo, il 18enne verrà trasferito in un altro istituto penitenziario nelle prossime ore.



