PREMIO BORSELLINO. XXXIII EDIZIONE NEL MONOLOGO SULL’AGENDA ROSSA
L’AQUILA – Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, rappresentano a livello nazionale i veri santi laici dell’Italia Repubblicana e Antifascista. Uomini senza macchia e senza peccato. Servitori veri e leali dello Stato Democratico nato dalla Resistenza. All’Aquila, stamattina, nello scenario della Caserma Scuola della Guardia di Finanza di Coppito, sono state premiate personalità per l’Evento Nazionale dedicato a Paolo Borsellino, giunto alla XXXIII EDIZIONE. Un riconoscimento ideale all’Uomo e al Magistrato. Col pensiero fisso al mistero dell’ “Agenda Rossa” trafugata e fatta sparire dai resti della macchina fatta esplodere in via D’Amelio, luogo dell’attentato omicida al magistrato antimafia e alla sua scorta. Esattamente 56 giorni dopo l’uccisione a Capaci, di Giovanni Falcone, di Sua moglie Francesca Morvillo e dei ragazzi della scorta. L’agenda rossa, appunto (citata nel monologo “LA STANZA DI AGNESE” recitato da Sara Bevilacqua), dove Paolo Borsellino aveva annotato collegamenti tra mafia e politica. Riferimenti che avrebbero fatto saltare i cordoni ombelicali della politica corrotta che nutriva e probabilmente nutre ancora le cosche mafiose in un gioco di collusione che mina ogni principio democratico. E qui ricordo a tutti il documentatissimo libro “L’AGENDA ROSSA DI PAOLO BORSELLINO”, scritto a due mani dai colleghi Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza. Un libro importante da poter riassumere in una frase stessa del grande magistrato dopo l’uccisione del suo amico Falcone: “Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”.
Giosafat Capulli



