Cultura

MERAVIGLIE LUCANE. LE CATACOMBE EBRAICHE DI VENOSA

VENOSA – Le catacombe ebraiche di Venosa, situate a circa un chilometro a nord del centro abitato di Venosa in Basilicata, rappresentano un significativo sito archeologico che testimonia la presenza ebraica nella regione dal IV al VI secolo d.C. Queste catacombe sono scavate nella pietra tufacea della collina della Maddalena e consistono in una rete di cunicoli e corridoi sotterranei.
Il complesso catacombale è organizzato attorno a tre corridoi principali, dai quali si diramano diverse camere funerarie e nicchie, alcune delle quali sono decorate con arcosolii, nicchie ad arco che potevano essere intonacate o affrescate. Tra gli elementi più notevoli delle catacombe vi sono gli affreschi che includono simboli della religione ebraica come la menorah, lo shofar, e il lulav.
La scoperta ufficiale delle catacombe risale al 1853, anche se erano già note da fonti del 1584. Le ricerche e gli scavi successivi hanno portato alla luce nuovi settori e iscrizioni funerarie che offrono uno spaccato dettagliato della società ebraica meridionale in epoca tardo-antica e alto-medievale.
Le iscrizioni, scritte in greco, latino ed ebraico, rivelano l’organizzazione comunitaria e i titoli di alcuni membri influenti della comunità, come l’arcisinagogo e i gherusiarchi, dimostrando la complessa stratificazione sociale e culturale degli ebrei di Venosa. Queste testimonianze epigrafiche sono fondamentali per comprendere non solo la vita religiosa, ma anche le interazioni sociali e culturali degli ebrei con il contesto urbano e regionale più ampio.
Dopo anni di chiusura e restauri, parte delle catacombe è stata riaperta al pubblico, consentendo ai visitatori di esplorare questo affascinante capitolo della storia ebraica e romana in Italia. Le visite sono possibili tramite richiesta scritta alla sede di Venosa.

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