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LITE PER I GATTI DI QUARTIERE: MARITO E MOGLIE A PROCESSO

Lite per i gatti di quartiere, marito e moglie a processo: “Solo discussione, nessuna aggressione”

Una banale questione legata ai gatti randagi di via Montale si è trasformata in una vicenda giudiziaria. A febbraio, marito e moglie – Francesco Le Donne, 59 anni, e Paola Biffi, 52 – dovranno comparire davanti al giudice Irene Giamminonni del Tribunale di Sulmona, per rispondere dell’accusa di violenza privata aggravata.

Secondo la ricostruzione del pubblico ministero Edoardo Mariotti, tutto sarebbe cominciato il 3 settembre 2022, quando i due avrebbero affrontato un 50enne, rappresentante di un’associazione animalista, colpevole – a loro dire – di “attirare sporcizia” nutrendo i gatti del quartiere. Da lì, la discussione sarebbe presto degenerata.

Nel decreto di citazione a giudizio, si legge che i coniugi avrebbero minacciato l’uomo con frasi come “Adesso prendo la spranga e ti spacco la testa” e “Portati i gatti a casa tua, qua non ci devi venire più”, impugnando anche un bastone recuperato da una Fiat Punto grigia. L’episodio, sempre secondo l’accusa, sarebbe culminato con alcuni spintoni che avrebbero costretto il 50enne ad allontanarsi.

Al 59enne è contestato inoltre il porto abusivo di armi improprie, mentre per entrambi l’accusa è aggravata dai futili motivi, individuati nel dissenso per la gestione dei gatti randagi.

I due imputati, difesi dall’avvocato Mauro Sciullo del Foro di Sulmona, respingono ogni accusa: “Non c’è stata alcuna aggressione – sostiene il legale –. I miei assistiti si sono limitati a chiedere che venisse mantenuto il decoro dell’area, spesso invasa da resti di cibo lasciati agli animali”.

L’uomo che ha denunciato l’episodio, assistito dall’avvocata Mariella Iommi, sostiene invece di essere stato vittima di un vero e proprio atto intimidatorio. Sarà il processo, dunque, a stabilire se quella mattina d’inizio settembre una lite di vicinato sia davvero sfociata in violenza o sia rimasta solo una discussione sopra le righe.

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