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INCENERITORE GET ENERGY: IL SILENZIO DELLA POLITICA E LE VERITÀ SCOMODE DELLA ASL

La redazione

C’è un dato che ormai non si può più ignorare: il progetto dell’inceneritore Get Energy Prime Italia Srl a Sulmona fa acqua da tutte le parti. Lo dicono gli atti, non le opinioni. Lo scrivono nero su bianco la ASL 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila e il Comune di Sulmona, che parlano rispettivamente di “carenza documentale” e “improcedibilità”.

Eppure, mentre gli enti tecnici sollevano rilievi pesanti, la politica resta immobile, spettatrice muta di una partita che riguarda la salute e il futuro ambientale della Valle Peligna.

Era stato annunciato un Consiglio comunale dedicato al tema, dopo le prime proteste e le prese di posizione bipartisan dei consiglieri Francesco D’Antuono (Forza Italia) e Ornella La Civita (Partito Democratico). I due avevano promesso di avviare iniziative istituzionali per fare piena luce sulla portata inquinante del progetto e sui suoi effetti su un territorio già gravato da impianti come la centrale SNAM di Case Pente e la centrale Turbogas di Metaenergie.

Ma da allora, più nulla. Nessun confronto pubblico, nessun atto, nessuna seduta consiliare. Solo silenzio.

Nel frattempo, l’ASL ha messo nero su bianco quello che in molti sospettavano: la documentazione presentata dalla Get Energy è incompleta, criptata, e in alcuni punti addirittura inaccessibile. Dati fondamentali su emissioni, impatti sanitari e tecnologie di contenimento non sono disponibili o risultano parziali. E non è tutto.

I tecnici sanitari chiedono integrazioni puntuali, dalla descrizione delle cabine di triturazione e dei sistemi di abbattimento delle polveri fino alla Valutazione di Impatto Sanitario (VIS), che dovrebbe includere il quadro già compromesso della Valle Peligna.

L’azienda, invece, avrebbe ignorato completamente la presenza dei due colossi dell’inquinamento locale — la centrale di compressione SNAM e la discarica di Noce Mattei della Cogesa, oltre alla TURBOGAS MetEnergie —, fingendo che il territorio fosse vergine e incontaminato. Una rimozione gravissima, che configura una sottostima dell’impatto cumulativo e che l’ASL definisce “incompatibile con una corretta analisi sanitaria”.

E allora la domanda è inevitabile: dov’è finita la politica?

Dov’è finito quel fronte comune che, solo pochi mesi fa, prometteva di difendere il territorio da nuovi impianti impattanti? Possibile che di fronte a un parere sanitario tanto chiaro, nessuno senta il dovere di convocare il Consiglio comunale, di aprire un dibattito pubblico, di chiedere trasparenza?

L’ASL invoca un approccio “One Health”, che tenga insieme salute, ambiente e qualità della vita. Ma per applicarlo serve una visione politica, non l’ennesima conferenza stampa di circostanza. La Valle Peligna, già classificata come area “particolare e problematica” per la concentrazione di inquinanti, non può permettersi un’altra ferita.

Oggi il rischio non è solo l’inceneritore, ma l’abitudine all’immobilismo, il silenzio che segue le promesse, la rassegnazione di fronte a decisioni calate dall’alto.

Le carte della Get Energy raccontano di un progetto poco chiaro. Quelle della politica, invece, restano vuote

2 commenti riguardo “INCENERITORE GET ENERGY: IL SILENZIO DELLA POLITICA E LE VERITÀ SCOMODE DELLA ASL

  • Se è la stessa Asl che ha dato il parere favorevole all’estensione della discarica Cogesa, allora siamo spacciati !!!!!
    Il PD poi poverini non volevano allarmare la cittadinanza della situazione della Valle Peligna.
    La trasparenza e responsabilità politica è non esistente e gli eletti arrancano come al solito per coprirsi il didietro e poltrone.

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  • SalviamoSulmona

    Vedrete che l’inceneritore si farà. Prevarrà, come sempre in questa città, non il buon senso e l’interesse dei cittadini, ma le logiche aberranti di interessi superiori.
    la politica locale si dovrà adeguare. In fondo la storia della città altro non è che un sistematico allineamento agli interessi di attori estranei alla nostra realtà.

    Risposta

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