MINACCE E RICHIESTE VIA TIK TOK: A PROCESSO UN 48ENNE DI INTRODACQUA PER TENTATO RICATTO SESSUALE
MSULMONA, 22 ottobre – Messaggi insistenti, frasi ambigue e una richiesta esplicita arrivata via social. È l’inizio di una vicenda che, da un contatto su TikTok, si è trasformata in un caso giudiziario. Con l’accusa di tentativo di diffusione illecita di materiale a contenuto sessualmente esplicito, un 48enne di Introdacqua, Raffaele Accurso, comparirà a processo il prossimo 23 febbraio davanti al giudice del Tribunale di Sulmona, Irene Giamminonni.
Secondo la ricostruzione della Procura, l’uomo avrebbe cercato di ricattare una donna di circa trent’anni chiedendole di inviargli una foto intima, minacciando in caso contrario di pubblicare immagini compromettenti che avrebbe già avuto in suo possesso. Un tentativo di pressione psicologica che, come riportato nel capo d’imputazione, mirava a “coartare la volontà della persona offesa”.
I fatti risalgono al febbraio 2023. La giovane, turbata dal tono dei messaggi ricevuti, si è rivolta subito alle forze dell’ordine denunciando l’accaduto. “Non gli ho mai mandato alcuna foto – avrebbe raccontato ai carabinieri – ma il tenore della conversazione era sicuramente da censurare”.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sulmona, hanno portato al sequestro del cellulare dell’imputato e all’analisi dei tabulati e delle chat intercorse tra i due. Secondo quanto emerso, il reato di revenge porn non si sarebbe concretizzato solo per “cause indipendenti dalla volontà dell’imputato”, ovvero perché la vittima non ha mai inviato le immagini richieste.
Il 48enne, difeso dall’avvocata Roberta Palce, respinge ogni addebito e intende chiarire la propria posizione in aula. Sarà il processo a stabilire se quella che per la difesa è stata una conversazione malintesa nasconda invece un vero tentativo di ricatto.



