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LUPI A L’AQUILA E FRAZIONI: LE RACCOMANDAZIONI DEL WWF

L’AQUILA – Avvistamenti di lupi nel territorio di L’Aquila: il WWF Abruzzo Montano invita la
popolazione alla cautela e al rispetto di alcune buone pratiche di convivenza con questa
specie. In riferimento ai recenti avvistamenti di lupi, per lo più giovani adulti in dispersione, nel territorio del
Comune di L’Aquila – ultimo in ordine di tempo l’episodio avvenuto pochi giorni fa nella frazione di
Tempera, con la predazione su un cane di proprietà di una cittadina – come WWF Abruzzo Montano
sentiamo la necessità di ribadire alcuni consigli utili a favorire la coesistenza tra esseri umani e lupo,
elemento essenziale quest’ultimo degli ecosistemi appenninici e non solo.
Il lupo è, insieme all’orso bruno, il principale predatore degli ecosistemi italiani, e svolge quindi un
fondamentale ruolo regolatore rispetto alla numerosità degli ungulati selvatici, contribuendo così in
maniera diretta a ridurre i danni di questi ultimi alle attività agricole. Il lupo è tuttavia anche una specie
“opportunista”, che include nella sua dieta piccoli mammiferi (conigli, lepri, roditori) ma anche animali
domestici e scarti alimentari umani. Proprio in relazione alla possibile predazione sugli animali
domestici, cani di piccola taglia e gatti in primis, e al consumo di rifiuti incustoditi, è fondamentale
seguire alcune buone pratiche che il WWF Abruzzo ha raccolto nel 2020 in un vademecum (allegato al
presente comunicato) redatto dai suoi tecnici.
In particolare, è fondamentale non lasciare davanti alle abitazioni rifiuti organici raccolti in semplici
buste – invece che dentro cassonetti ben chiusi – poiché l’odore attira inevitabilmente gli animali
selvatici, lupi compresi, attratti dalla disponibilità di cibo di così facile accesso. Inoltre, quando si esce
con i propri animali domestici, in particolare durante le ore serali e nelle aree circondate da vegetazione,
è fondamentale tenerli al guinzaglio, soprattutto nel caso di cani di piccola taglia che rappresentano
facili prede anche per un individuo di lupo solitario in dispersione. In caso di incontro in prima persona
con un lupo è importante, così come con altri animali selvatici, mantenere la calma: vanno evitati
movimenti bruschi, incluse fughe precipitose; nel caso in cui il lupo non si allontani autonomamente in
breve tempo, si può cercare di indurlo alla fuga facendo rumore (ad es. battendo le mani o parlando a
voce alta); assolutamente da evitare inseguimenti (a piedi o in auto) per fotografare o filmare il lupo,
soprattutto quando si tratta di madri con i cuccioli o di individui con prede nelle fauci.
Ricordiamo che il lupo è una specie protetta dalle normative italiane (Legge 157/1992) ed europee
(Convenzione di Berna, Direttiva ‘Habitat’ 92/43/CEE) e che qualunque atto spontaneo dei cittadini
finalizzato ad eliminarne gli esemplari (spari, esche avvelenate, trappole) costituisce reato, oltre ad
essere enormemente più pericoloso del lupo stesso per l’incolumità pubblica.
La progressiva espansione del lupo a partire dagli anni ‘70 – quando grazie alla “Operazione San
Francesco” lanciata dal WWF e grazie agli sforzi congiunti di singoli volenterosi e delle Istituzioni si è
evitata la sua completa estirpazione dal territorio italiano – è un fenomeno completamente naturale. Un
fenomeno che pone nuove sfide, certamente; ci sono però tutte le conoscenze e gli strumenti necessari
per una sua corretta gestione attraverso una stretta collaborazione tra Istituzioni e cittadinanza. In questo
spirito, nella mattinata odierna (22/10/2025) la nostra Associazione ha inviato al Sindaco di L’Aquila,
Pierluigi Biondi, e all’Assessore con delega all’Ambiente e ai Territori, Fabrizio Taranta, il vademecum
del WWF Abruzzo e una lettera con la disponibilità a collaborare per attività di sensibilizzazione, al
fine di garantire alla cittadinanza aquilana una quanto più possibile tranquilla convivenza con il lupo.
Francesco Cerasoli – membro del Direttivo del WWF Abruzzo Montano

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