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A PRATOLA PELIGNA IL SOPRALLUOGO DI ARROSTILAND DIVENTA UNA FESTA DI COMUNITÀ

A Pratola Peligna la corsa verso Arrostiland 2026 si è trasformata in una grande festa popolare. Difficile distinguere chi, tra gli organizzatori del festival e i cittadini, fosse più emozionato nel vivere una giornata che ha avuto tutto il sapore di una celebrazione collettiva. Domenica mattina, fin dalle prime ore, il paese si è svegliato con un solo obiettivo: accogliere al meglio la delegazione di Abbruzzo di Morris, impegnata nel sopralluogo che decreterà quale dei quattro comuni finalisti ospiterà la prossima “Woodstock dell’arrosticino”.

Per le strade del centro, l’odore del sugo e delle sagne si mescolava alla musica della banda e al vociare allegro della gente. È questo lo “stato dell’anima” che gli organizzatori cercano: la capacità di fare comunità, di sorridere, di condividere. E Pratola, unica rappresentante della Valle Peligna rimasta in gara, ha risposto con entusiasmo. La sindaca Antonella Di Nino aveva annunciato che il paese si sarebbe preparato al meglio per trasmettere calore e ospitalità, e così è stato.

Davanti al municipio, sin dalle 10, si respirava un’aria di festa. Giovani e anziani fianco a fianco, le associazioni del territorio coordinate e operative come in una grande macchina organizzativa. La prima cittadina, che per l’occasione ha messo da parte il tailleur per indossare una maglia con il logo di “Arrostiland 2026 – Pratola Peligna”, si è mossa tra gli stand accogliendo gli ospiti e servendo ai tavoli, in un clima di familiarità e semplicità che ha conquistato tutti.

Dietro la riuscita della giornata ci sono due associazioni: Futura, formata da giovanissimi che hanno dato energia e idee, e Vivi Pratola, nata da poco ma già motore di iniziative. Entrambe hanno lavorato per mostrare che anche nei piccoli centri si può fare festa, divertirsi e sentirsi parte di una comunità viva. Il loro obiettivo è stato anche quello di far riscoprire il senso di appartenenza, un valore che negli ultimi anni, spiegano, era un po’ venuto meno ma che grazie a questa iniziativa è tornato a essere forte.

A Pratola la condivisione passa anche, e soprattutto, attraverso il cibo. Le vere protagoniste della giornata sono state le mamme, le zie e le nonne, che sin dall’alba hanno cucinato per accogliere gli ospiti con i piatti della tradizione: polpette al sugo, patate con peperoni, fagioli con cicoria, gnocchi e tagliatelle fatte a mano. Un trionfo di sapori che racconta l’identità del paese e la sua ospitalità autentica.

L’appuntamento era parte dell’ultimo passaggio prima della scelta definitiva del comune vincitore, che verrà annunciato l’8 dicembre. La partecipazione dimostra quanto Arrostiland sia più di una festa: un’occasione di condivisione, orgoglio locale e senso di comunità, anche nei borghi più piccoli dell’Abruzzo.

Gli organizzatori hanno apprezzato ogni dettaglio, gustando i piatti, scattando foto e lasciandosi coinvolgere dal calore della comunità. Poi è arrivato il momento più atteso: quello degli arrosticini. Una lunga canaletta fumante ha invaso la piazza, i ragazzi di Futura hanno servito ai tavoli, la banda ha suonato e la festa è entrata nel vivo.

Più che un sopralluogo, è stato un ritratto fedele dell’anima di Pratola Peligna. Un paese che ha voluto mostrarsi per ciò che è: accogliente, generoso, unito e orgoglioso delle proprie radici. Mentre il sole scendeva dietro le montagne della Valle Peligna, l’impressione era chiara: indipendentemente dal verdetto finale, lo spirito di Arrostiland qui è già di casa.

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