L’ANNO DELL’OLIO PELIGNO: FRANCO VOLPE RACCONTA LA NUOVA STAGIONE DELLA QUALITÀ
La stagione olearia 2025 sarà ricordata come una delle migliori dell’ultimo decennio. Dopo alcune annate difficili, la Valle Peligna torna protagonista con olive sane, rese sopra la media e un extravergine di alta qualità. Le prime stime parlano di oltre 15mila quintali di olive raccolte nei diversi areali della valle, con una resa media di 13 litri di olio per quintale. Il potenziale produttivo supera così i 190mila litri di extravergine, segno tangibile della piena ripresa del comparto olivicolo locale.
Franco Volpe: «Un segnale di fiducia per il territorio»
A raccontare questa rinascita in un’intervista rilasciata a Il Centro è Franco Volpe, presidente dell’associazione Rustica e Gentile, che riunisce produttori e frantoiani della Valle Peligna.
«Le rese sono buone, la qualità molto alta e il mercato è stabile – spiega Volpe –. Gli extravergini di prima fascia si attestano tra i 13 e i 14 euro al litro. È un segnale incoraggiante per chi punta sulla qualità e sulla filiera corta».
Volpe conferma i dati della produzione: «Siamo attorno ai 15mila quintali di olive, forse qualcosa in più, con rese medie di 13 litri a quintale, un ottimo risultato per la nostra valle».
Clima favorevole e olive di eccellenza
Dopo i timori estivi per la mosca olearia, la stagione ha offerto condizioni ideali. Le temperature rigide di fine estate hanno bloccato la proliferazione dell’insetto, permettendo una maturazione regolare e preservando la qualità della polpa. Il risultato è un olio equilibrato, dal fruttato netto e con amaro e piccante armonici, apprezzato anche per la sua stabilità nel tempo.
Le analisi condotte dall’Università di Teramo nell’ambito del progetto Olivalpe hanno confermato l’elevato contenuto di polifenoli e antiossidanti, elementi che rendono l’extravergine peligno un alimento di alto valore nutraceutico, non solo un semplice condimento.
Rustica e Gentile: l’anima dell’olio peligno
Le cultivar autoctone Rustica e Gentile di Chieti sono il cuore pulsante della produzione peligna.
«Queste varietà – sottolinea Volpe – rappresentano la nostra identità. Sono la sintesi di secoli di esperienza e di un equilibrio perfetto tra uomo e ambiente».
Gli oli ottenuti da queste piante, spesso secolari, uniscono la forza della tradizione alla ricerca costante di innovazione nei processi di estrazione e conservazione.
Frantolio 2026: la celebrazione della qualità
Tra le iniziative di promozione spicca il concorso Frantolio, organizzato ogni anno dall’associazione Rustica e Gentile.
L’edizione 2026 si terrà a Vittorito nel mese di marzo e coinvolgerà frantoi, aziende agricole e degustatori provenienti da tutta la valle.
«Non è solo una gara – spiega Volpe – ma un momento di crescita collettiva, in cui si condividono esperienze e si valorizza l’impegno di chi crede nella qualità».
Un futuro sostenibile per la Valle Peligna
Con un perfetto equilibrio tra quantità e qualità, la campagna olearia 2025 segna la rinascita di un territorio che da sempre trova nell’olivo la propria identità. Gli oli peligni, riconosciuti per il loro profilo sensoriale e nutraceutico, si consolidano nei mercati di fascia alta, portando con sé il valore di una comunità agricola coesa e innovativa.
«L’olio – conclude Volpe – racconta la nostra terra. In ogni bottiglia c’è la storia, la passione e la cultura di chi vive l’olivicoltura come una forma di appartenenza».



