E’ EMERGENZA SICUREZZA: L’AQUILA CITTA’ ALLO SBANDO

L’AQUILA – Tre incendi dolosi in poco tempo ai progetti CASE di Bazzano. Mafia dei Pascoli sugli alpeggi del Gran Sasso. Un intero capannone dell’Asm dato a fuoco qualche tempo fa. Furti a ripetizione nei cantieri e nelle abitazioni in ogni parte del comprensorio. Scippi quotidiani a signore che fanno la spesa. Sequestri e arresti di Carabinieri e Polizia relativi al mercato dello spaccio di stupefacenti. Centinaia di dosi di cocaina sequestrate per un mercato che sembra crescere a dismisura. Accoltellamenti in pieno centro. Incidenti mortali a ripetizione. A mettere insieme tutti questi fatti di cronaca c’è veramente da riflettere e da aver paura. Ma che sta accadendo nella nostra sonnolenta città? La regia di tutti questi fatti chi la gestisce? Domanda retorica? No! Da tempo mi sto convincendo che le mafie, con tutto quel che ne consegue, hanno invaso il nostro territorio in modo massiccio. Penso che una seria riflessione e un’analisi lucida vada fatta sulla impressionante sequenza di atti malavitosi che ci riguardano da vicino.  L’Aquila non è più la sonnolenta città che abbiamo sempre conosciuto. Si è trasformata in una città di frontiera tra il bene e il male. E le mafie, con tecniche diverse, sanno come permeare una realtà  formata da persone anziane e carica di miliardi che girano tra Pnrr e ricostruzione. La mia analisi è esagerata? Lo scopriremo presto.  Mi auguro di sì, che lo sia esagerata, ma i dubbi mi restano tutti.

Giosafat Capulli