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VERTENZA AURA. BIONDI (FIM CISL) “TROVARE UNA SOLUZIONE VERA”

 

L’AQUILA – La AURA Srl, di proprietà di uno svizzero, è un’azienda che ricicla materiale elettronico nel polo industriale di Pile. Sta chiudendo i battenti lasciando a piedi 54 lavoratori, molti sposati con figli e famiglie monoreddito. Giampaolo Biondi sindacalista Fim Cisl, sta seguendo la vertenza che si presenta difficilissima, ma che comunque uno sbocco lo deve trovare sia per via industriale che istituzionale.

Biondi, allo stato la situazione qual è?

“E’ complicata, ma una soluzione va trovata. Non è possibile accettare l’idea che 54 lavoratori restino senza lavoro e senza paracadute sociale poiché l’Inps non ha concesso loro la casa integrazione visto che il piano aziendale presentato dalla proprietà non rispondeva ai requisiti minimi per accedere alla cassa integrazione” .

E come sindacati come vi state muovendo?

“Stiamo lavorando su due piani. Il primo è quello istituzionale, il secondo quello industriale. In verità i due piani si intersecano poiché le Istituzioni tutte devono collaborare per cercare in primis una soluzione per l’emergenza pensando a un ammortizzatore sociale in grado di garantire una forma di reddito ai dipendenti, nel contempo operare affinché si trovi una cordata industriale in grado di rilevare l’azienda e  rimettere in modo la produzione tenendo inalterati i livelli occupazionali precedenti”.

C’è altro?

“Direi di sì – spiega Biondi – ad esempio indagare a tutti i livelli per far emergere come l’attuale proprietà sia arrivata all’acquisto dell’azienda a prezzo stracciato e come abbia impiegato gli 11 milioni di euro incassati come finanziamento pubblico. Quindi Procura della Repubblica, Guardia di Finanza e Corte dei Conti. Ma, ripeto, oggi l’urgenza è garantire ai lavoratori una forma di reddito. I dipendenti AURA hanno intrapreso questa battaglia per il lavoro con grande dignità, ora le Istituzioni dovranno lavorare per risolvere la questione in termini di ammortizzatori sociali e nuovo piano industriale con altri imprenditori, seri questa volta”.

Sul piano politico-istituzionale cosa si sta muovendo?

“Domani abbiamo un nuovo incontro con la Conferenza dei Capigruppo in Comune, poi stiamo aspettando che il Prefetto convochi sindacati, azienda, Inps e Istituzioni a tutti i livelli per fare il quadro completo della vertenza e cercare la soluzione migliore per i lavoratori e per il lavoro futuro”.

Non si molla, dunque?

“Assolutamente no – conclude Biondi – rimarremo vigili sulla vertenza e pronti a nuove azioni con le maestranze per non consentire a nessuno di venire in Abruzzo e fare speculazione sulla pelle di chi vuole solo lavorare”

Giosafat Capulli

 

 

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