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DE MEO: DECIBEL POLIGONO DI SAN VITTORINO PROBLEMA AQUILANO

L’AQUILA – “Possono convivere un’area archeologica di interesse nazionale e turistico, la vita quotidiana di centinaia di cittadini di San Vittorino e paesi limitrofi, con un poligono di tiro che ogni fine settimana trasforma quel comprensorio in uno scenario di guerra?”. Chiaramente no! Fabrizio De Meo, presidente del comitato contro l’inquinamento acustico di San Vittorino, va subito al dunque. “Abbiamo cercato in ogni modo di far intendere alla società che gestisce il poligono che la situazione è insostenibile – afferma De Meo – abbiamo dalla nostra una sentenza del Tar Abruzzo che ci dà ragione piena in merito al superamento dei limiti consentiti dal rumore degli spari e al fatto che quel sito, gravato dagli usi civici, nulla ha a che vedere con un’attività che non è certo di interesse collettivo. Mentre il Consiglio di Stato ha affermato, senza entrare nel merito, che non spettava a noi, cittadini dell’Aquila, presentare ricorso, ma ai cittadini di Pizzoli, poiché quel poligono ricade nel territorio del Comune pizzolano”. Quindi tutto in alto mare per la tranquillità dei cittadini di San Vittorino? “Assolutamente no – prosegue De Meo – perché anche se tecnicamente quel territorio è censito nel Comune di Pizzoli, si trova ai confini con il Comune dell’Aquila e a 100 metri in linea d’aria dal centro abitato di San Vittorino. Quindi il problema non è dei pizzolani, che vivono a chilometri di distanza, ma nostro”. In quanto alle misurazioni dei decibel è cambiato qualcosa dalla prima sentenza del Tar? “Il poligono ha otto piazzuole di tiro e le misurazioni sono state effettuate su una sola e dopo anni dai termini fissati dalla legge per poter aprire quel tipo di attività – spiega De Meo – e già con una sola in azione il limite consentito di 55 decibel è stato superato di tre decibel. Immaginate quando tutte e otto sono in funzione a quanti decibel si arriva”. Il comitato che presiedi come pensa di continuare la battaglia di civiltà e rispetto per la salute delle persone e la loro vita quotidiana? “La nostra battaglia continua anche grazie all’intervento del consigliere comunale dell’Aquila Paolo Romano che ha presentato un ordine del giorno – conclude Fabrizio De Meo – Ordine del giorno che parecchi tra assessori e consiglieri comunali dell’Aquila intendono sostenere. Perché il problema, lo ripeto, non è dei cittadini di Pizzoli, ma dei cittadini di San Vittorino e degli stessi cittadini aquilani poiché, lo sottolineo ancora, quel poligono insiste qualche decina di metri dall’area archeologica di Amiternum. E L’Aquila tra poco più di due mesi sarà capitale della Cultura. Il problema, quindi è di interesse cittadino. Poiché i turisti che verranno a visitare l’area archeologica di Amiternum, se tutto resta come ora, si troveranno a visitare non un contesto storico di grande importanza, ma una trincea di guerra da prima linea”. Come dare torto a Fabrizio De Meo?  

 Giosafat Capulli

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