CulturaHome

IL PREMIO BENEDETTO CROCE DI PESCASSEROLI INCONTRA IL COMITATO DON PEPPE DIANA: UN PONTE DI CULTURA E LEGALITÀ

Un incontro denso di significati e di prospettive future quello che si è svolto giovedì scorso nella sede del Comitato Don Peppe Diana a Casal di Principe, in provincia di Caserta. Una delegazione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce di Pescasseroli ha infatti fatto visita all’associazione nata nel segno del sacerdote ucciso dalla camorra nel 1994, simbolo della lotta per la legalità e del riscatto civile del territorio.

La delegazione pescasserolese era composta dal sindaco Giuseppe Sipari, da altri rappresentanti dell’amministrazione comunale, dai responsabili del gruppo di Protezione Civile e dell’Associazione Alpini. Per il Premio Croce erano presenti Michele La Cesa, Marcella Leombruni e Pasquale D’Alberto, mentre in collegamento remoto hanno partecipato la presidente della Giuria, Dacia Maraini, e le professoresse Rita Crisanti e Anna Di Bussolo.

Ad accoglierli il presidente del Comitato Don Peppe Diana, Salvatore Cuoci, insieme ad altri membri del Comitato e alle giovani del Servizio Civile. Cuoci ha ripercorso la storia e il lavoro quotidiano del Comitato, nato per mantenere viva la memoria di Don Peppe Diana e per diffondere tra i giovani la cultura della legalità e della responsabilità civica in un territorio complesso ma ricco di energie positive.

Durante l’incontro, Dacia Maraini, il sindaco Sipari e i rappresentanti del Premio Croce hanno illustrato l’attività delle Giurie Popolari, una rete culturale che oggi coinvolge oltre 70 realtà italiane, tra scuole, associazioni di anziani, istituti penitenziari e gruppi culturali. Un progetto che mira a portare la lettura, il pensiero critico e la conoscenza dell’opera di Benedetto Croce in ogni angolo del Paese.

A suggellare l’incontro, l’annuncio di una nuova collaborazione: a partire dall’edizione 2026, la XXI del Premio, il Comitato Don Peppe Diana entrerà ufficialmente a far parte della rete nazionale del Premio Croce, contribuendo attivamente con la propria esperienza e la propria forza simbolica.

Un’iniziativa che unisce idealmente due figure – Benedetto Croce e Don Peppe Diana – diverse per epoca e contesto, ma accomunate dall’impegno civile, dall’amore per la verità e dal desiderio di un’Italia più giusta e consapevole.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *