OMAGGIO A MANNA DA TOCCO CASAURIA. POETI E PITTORI DI TUTTA ITALIA
ROMA – Il Premio internazionale “Gennaro Manna”, in collaborazione con Le Rosse Pergamene,
“Igrandidialoghinelweb”, I Poeti Ebbri, annuncia i Superpremi e i Premi Speciali 2025 dell’Omaggio a Tocco
Casauria, paese natio dello scrittore Gennaro Manna. La classifica definitiva dei vincitori per le altre tre tematiche
(Infanzia, Innamoramento, Amori Impossibili) sarà resa nota alla fine di ottobre.
Nel lungo cammino della kermesse artistica nel web, annunciata e organizzata dalla figlia Anna Manna, scrittrice e
cultural promoter, nel dicembre 2024 a Roma presso l’atelier della famosa pittrice e poetessa Eugenia Serafini, si sono
cimentati con grande slancio e vivacissima partecipazione i più bei nomi della poesia e della pittura italiana. Eugenia
Serafini è Presidente di Giuria.
VINCITORI DEI SUPERPREMI CON DEDICA A GENNARO MANNA
Il poeta Mario Narducci per la poesia dedicata a Gennaro Manna, in coppia con il pittore Elvezio Sfarra per il dipinto
“Era scritto”.
La poetessa Liliana Biondi per la poesia dedicata a Tocco Casauria, in coppia con il pittore Antonio Rauco per il
dipinto “A Tocco”.
La coppia Daniela Fabrizi poetessa e Massimo Papi pittore, per i versi e il dipinto sbocciati dai versi di Gennaro
Manna.
SUPERPREMIO “I GRANDI DIALOGHI NEL WEB” 2024-2025
Il poeta Corrado Calabrò la pittrice Gina Marziale con particolare riconoscimento per la splendida partecipazione
all’Omaggio a Tocco Casauria.
I PITTORI DI SPOLETO PER L’ABRUZZO
Premio Speciale “Il Volto e La Poesia” a Giovanna Gubbiotti per la “Sanguigna di Mariolina Narducci”
Premio Speciale “Dipinti ispirati dai Poeti di Tocco” a Laura Bordi per la Poesia di Lucia De Angelis.
PREMI SPECIALI FUORI CLASSIFICA
Pierfranco Bruni per “Tutta la vita in una Poesia” e dipinto di Rosa Giordano.
Francesco Coia per “L’amore per la mia gente”.
PREMI SPECIALI PER “IL VOLTO E LA POESIA”
Miguel Angel Acosta Lara per il ritratto ispirato dalla poesia di Regina Resta.
Silvana Leonardi per il ritratto ispirato dai versi di Gennaro Manna dedicati alla madre.
PREMI SPECIALI “VERSI PER UNA COPERTINA”
Francesco Agresti con la pittrice Arianna Capponi
Anna Maria Giancarli con il pittore Mario Velocci
PREMIO “IN RICORDO DI …”
Fausta Genziana Le Piane per l’opera mista dedicata all’indimenticabile poetessa Jole Chessa Olivares.
Appuntamento, dunque, a Roma per l’evento celebrativo del Premio internazionale Gennaro Manna e la consegna dei
Riconoscimenti ai vincitori, nella data che sarà presto annunciata.
Gennaro Manna (Tocco da Casauria, 24 maggio 1922 – Roma, 11 aprile 1990). È stato scrittore, critico letterario e
poeta. La sua produzione letteraria si compone di romanzi, saggi e poesie pubblicate in una raccolta postuma. Finissimo
scrittore di spiccata attività intellettuale e feconda creatività letteraria, le sue opere sono state tradotte in diverse lingue.
Collaboratore di importanti testate giornalistiche nazionali, quali il Tempo, l’Osservatore Romano e La Discussione, ne
curò la terza pagina culturale. E’ stato anche autore teatrale e sceneggiatore per la televisione in famosi originali
televisivi. Dopo la laurea in Giurisprudenza, Gennaro Manna fu assunto come funzionario della Cassa del Mezzogiorno
con incarichi di studio e di lavoro che lo portarono spesso nel Meridione. A Matera, dove visse alcuni anni, scrisse infatti
il suo primo romanzo “Le terrazze”, ambientato in Abruzzo vicino al suo paese natale, che vinse nel 1958 il Premio
“Corrado Alvaro”. Sempre a Matera scrisse nel 1962 “Un uomo senza cappello”. Del 1968 il suo terzo romanzo, “L’aquila
impagliata”, che fu preceduto da un saggio sulla natura del romanzo moderno. La contrapposizione tra società rurale e
la realtà urbana domina nel romanzo “L’abdicazione”, scritto nel 1973, in cui la società contadina con i suoi antichi valori,
propri dei protagonisti, si scontra amaramente con la vita metropolitana d’una Roma moralmente fradicia.
È del 1977 l’uscita del romanzo “Il potere e la maschera”, vincitore del “Premio Basilicata”. Tema sempre presente e
caro allo scrittore, ossia la trasformazione culturale e l’assopimento dei valori nella società rurale, si ritrova nel saggio
del 1979 “Tramonto della società contadina”, insignito del premio speciale “Nuovo Mezzogiorno”. “La casa di Napoli” può
essere ritenuta l’opera culminante della feconda esperienza letteraria di Gennaro Manna. Il romanzo, scritto nel 1981,
vinse il prestigioso Premio internazionale “Grinzane Cavour”, con vasti consensi della critica. Alla pubblicazione e al
successo del romanzo seguì inspiegabilmente una lunga pausa nella produzione narrativa dello scrittore, la cui
sensibilità fu messa dura prova dal disagio e dallo sconforto causato dai repentini mutamenti dei costumi e dalla
decadenza etica accentuatasi negli anni ’80. Cattolico democratico impegnato, dai solidi valori morali, avvertì fortemente
la decadenza etica della società italiana, tanto da richiudersi in se stesso rarefacendo persino le relazioni amicali che
aveva sempre coltivato. Nel 1989 esce il libro di racconti “Dispetto e malizia”. Un profondo travaglio interiore connota il
romanzo “Adamo a Gaeta”, uscito nel 1990 dopo lunga gestazione. L’autore, in una probabile induzione autobiografica,
narra di un pubblico funzionario che lasciata Roma va a vivere a Gaeta per sottrarsi al problematico ambiente della
capitale, anzitutto per recuperare la sua pace interiore. Un’illusione, perché si ritrova davanti i propri interrogativi
esistenziali arrivando alla consapevolezza, in una vera e propria crisi spirituale, che la vita umana rasenta l’assurdità e
diventa un peso opprimente. Nel 1997, pubblicata postuma, la silloge “Dopo il varo della porta”, una raccolta di liriche
intense e di straordinaria sensibilità interiore.



