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DIETRO QUEI CANCELLI LA MEMORIA DI UN POPOLO

Ci sono luoghi che non sono solo muri, ferro e cemento.
Lo Stadio Pallozzi è uno di questi.

Ogni volta che i miei occhi incontrano i suoi cancelli, lì, incastonati come un portale dentro il cuore antico della città, sento che custodiscono qualcosa di più grande: la memoria viva di un tempo difficile, ma pieno di speranza.

Dietro quelle grate non c’è soltanto un campo da gioco. C’è il respiro di un popolo che, persino tra le ombre della guerra, trovava la forza di ritrovarsi, di correre, di sognare. C’è l’eco di chi credeva che anche il calcio, lo sport, la comunità potessero donare futuro.

Forse è per questo che un giorno persino un Papa scelse di toccare il cielo e la terra proprio lì: perché sapeva che il Pallozzi non è solo uno stadio, ma un abbraccio aperto sulla città, un simbolo di vita che resiste al tempo.

Demolirlo significherebbe non soltanto abbattere gradoni e cancelli, ma spezzare un filo invisibile che unisce generazioni, emozioni, radici.
E le radici non si sradicano: si custodiscono.

Francesco Pallozzi lo meritò quel nome inciso per sempre sul nostro stadio. Lo merita ancora oggi, quando passiamo davanti a quei cancelli e sentiamo che ci parlano, in silenzio, di chi eravamo e di chi potremmo ancora essere.

È questione di cuore, di identità, di anima.
E se chiudiamo gli occhi un attimo, forse tutti noi possiamo sentire che dietro quei cancelli c’è ancora la voce di Sulmona.

AVV. CATIA PUGLIELLI

4 commenti riguardo “DIETRO QUEI CANCELLI LA MEMORIA DI UN POPOLO

  • Cancelare i ricordi sembra sia lo sport che va di moda; bisogna invece accudirli, coltivarli, tramandarli.

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  • E’ semplicemente un campo da calcio, spostarlo da un’altra parte non mi sembra scandaloso, magari ricostruito piu moderno con gradinate coperte e più capienti e senza cambiare il nome resterebbe sempre stdio PALLOZZI. Per le mura discorso a parte devono restare li dove sono, con le porte d’accesso in ferro comprese.

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  • Antonio Francia

    Certo che ospitare delle partite in pieno centro cittadino, ( in passato era quasi normale avere degli stadi nel cuore delle città, anche in Abruzzo )anche adesso che il Sulmona milita in un campionato dilettantistico regionale ,non è il massimo sul fronte della sicurezza, figurarsi se il Sulmona dovesse tornare a giocare in serie D. Ma in ogni caso il Pallozzi va conservato.

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  • Antonio del mastro

    Il papa ha deciso dove atterrare e lo ha fatto ragionando sulla valenza dello stadio, ma per piacere

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