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IN OGNI CITTÁ UNA FLOTTIGLIA

di Massimo Di Paolo

Tempi turbolenti quelli che si sono conformati. L’arte, la cultura e la partecipazione, in ogni loro forma, un medicamento per l’anima delle persone, per le comunità, per i paesi, per le nazioni. Si dice occorre ripartire dai più giovani. È vero, per deporre le armi,  abbattere le differenziazioni tra classi sociali, le povertà interiori, le disuguaglianze occorre innanzitutto lavorare nei microcosmi delle classi scolastiche. Perché è con il compagno di banco che ci si rappresenta la prima forma di condivisione.

Con i compagni di classe si impara l’alfabeto per combattere l’ingiustizia, la paura e l’ignoranza come Miguel de Cervantes ci raccontava. Se ogni individuo -di destra o di sinistra ci viene d’aggiungere- dimentica di riconoscere il prossimo, colui che gli è accanto; dimentica come si fa a ridurre le distanze, allora le comunità grandi e piccole diventano insicure. La ‘politica del vicinato’ ci verrebbe da dire per imparare a curare l’incertezza che la paura fa sentire.

L’incertezza che porta a difendersi, l’incertezza che libera la rabbia e spinge all’isolamento. In questi giorni, dove è la guerra che fa la notizia, la Scuola impone la sua presenza anche a fronte di governi che la lasciano indietro in una scala di priorità. Sono i giovani studenti che creano ‘Flottiglie diffuse’ spesso abbracciando il compagno di banco differente per nazione di provenienza, etnia e cultura.

Sono i giovani studenti che in questi giorni smantellano le contrapposizioni politiche ammonendoci e riportando alla memoria la rabbiosa risposta di Caino: “Sono forse io il custode di mio fratello?”. Sono le loro Flottiglie che ci ricordano che noi siamo i custodi dei nostri fratelli; ed il benessere di ognuno dipende da quello che facciamo o ci asteniamo dal fare. Certo ci sono contraddizioni nei comportamenti dei giovani, nelle scelte, nel modo di interpretare l’età che si sta vivendo, basti pensare a quel grande disagio che coinvolge l’agire di molti di loro a scuola, in famiglia, tra coetanei, nelle comunità di appartenenza.

A fronte dei disagi spesso violenti che vanno osservati e aiutati, oggi occorre riconoscere le ‘Flottiglie’ che nei momenti più bui della storia recente ci riportano a credere nel prossimo più prossimo e nel prossimo distante per lo spazio che ci separa. ‘Siamo tutti Gaza’ dice uno tra i tanti motti che veleggiano tra le piazze e tra i mari in questi giorni.

Gaza come simbolo unico per tutti, metafora per abbracciare la sofferenza che non porta colore o ideologia o distinzione. Non preferisce le differenze, i punti neri che gridano ‘ti odio’. Un motto che non giustifica le assenze, che non giustifica le ipocrisie, non ammette retoriche.

Le ‘Flottiglie diffuse’ riportano lo sguardo sui ragazzi del mondo, sui giovani che riapriranno, comunque, il futuro.

‘Libri & Visioni’ vuole essere Flottiglia riconoscendo il coraggio di quei ragazzi che riescono a rinnovare le speranze di comunità e popoli. Lo facciamo con due spunti da condividere per riflettere nella scuola e fuori; per capirli meglio, per creare alleanze, per offrirgli spazi, limiti, opportunità e campi di responsabilità.

Cosa dicono e cosa chiedono gli studenti alla Scuola. Una lettura, un black mirror per individuare dissonanze, disagi e paradossi che la scuola può smarrire. Un’analisi fondata e allarmante, frutto di due ricerche di grande qualità e ad ampio spettro. “Alla ricerca del benessere educativo” dice il titolo del libro scritto da Emanuela Botta. Una lettura tra sorprese, numeri e convalide. Da leggere e tenere sulla cattedra. Non certo un ‘livre de chevet’.

Non recente, ma ancora più attuale, da vedere o rivedere dopo le manifestazioni studentesche attuali che rinnovano il valore delle culture giovanili e dopo le ultime norme che la scuola pubblica sta emanando creando matasse indistricabili. Da ‘guardare e leggere’ con la sensibilità di uno psicologo e la curiosità di un investigatore “Un professore” serie televisiva con Alessandro Gassmann in visione su Netfix. Diretta da Alessandro D’Alatri e Alessandro Casale uscita nel 2021.

La serie rappresenta un meraviglioso spaccato di profili psicologici e di dinamiche interiori dei giovani adolescenti di un liceo. Bellissima opportunità per genitori ed insegnanti, educatori e specialisti per la comprensione di un mondo sfuggente e in rapida trasformazione come quello di ogni adolescenza.

Straordinaria la regia per la composizione e per le scelte dei racconti focalizzati sui mutevoli stati emozionali che la crescita, e una società instabile, impongono. Un palcoscenico cinematografico utile per capire il mondo giovanile ricco di personalità, di storie di vita nascoste ma sempre complesse. Una profonda riflessione sulle contraddizioni che il mondo adulto mantiene.

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