SULMONA, IL COMITATO BIBLIOTECA LANCIA L’APPELLO: “VOGLIAMO UN’AULA STUDIO PUBBLICA”
«Il nostro sogno è scomparire», spiegano i membri del Comitato Biblioteca Sulmona, «ma nel senso più positivo possibile: significherebbe che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, ossia l’istituzione di un’aula studio pubblica accessibile a tutti». Il comitato è stato protagonista nei giorni 20 e 21 settembre alla Festa dell’Unità, presso la Villa Comunale, su invito del Circolo PD di Sulmona e dei Giovani Democratici Valle Peligna.
Durante l’evento, il comitato ha preso parte al tavolo di confronto sul diritto allo studio intitolato “Diritto allo studio: abbattere le barriere nelle aree interne”, moderato dal segretario provinciale dei GD, Francesco Balassone, con la partecipazione della professoressa Annamaria Rozzi e della dottoressa Federica Marinucci, rappresentanti rispettivamente di Libera Sulmona e Libera Abruzzo.
Nel suo intervento, il Comitato Biblioteca ha raccontato la propria storia e le iniziative portate avanti, sottolineando l’importanza dello studio come strumento di prevenzione contro le problematiche giovanili e invitando la politica locale e regionale a sostenere l’apertura di spazi pubblici di studio.
Il comitato ha evidenziato come l’attuale orario della biblioteca comunale G. Capograssi, limitato al mattino e a pochi pomeriggi settimanali, sia insufficiente per studenti e lavoratori. In questo senso, il comitato attende con attenzione la discussione in Consiglio Regionale del disegno di legge a prima firma della Vicepresidente Marianna Scoccia, volto ad ampliare il personale e l’orario della struttura.
Parallelamente, il comitato continua il dialogo con l’Assessore alla Cultura del Comune di Sulmona, la professoressa Emanuela Cosentino, per trovare soluzioni concrete. Concludendo, il messaggio del Comitato è chiaro: collaborare con le associazioni locali per rafforzare le politiche sociali e tornare a una politica vicina ai cittadini.
“Più biblioteche, meno spopolamento”, il motto del comitato, sottolinea la centralità degli spazi di studio pubblici per il futuro della città.



