RAPINA A MANO ARMATA IN PIAZZA GARIBALDI: PROCESSO FISSATO PER IL 26 NOVEMBRE
Una rapina a mano armata nel cuore di Sulmona, in piazza Garibaldi, durante la serata del 19 luglio scorso, ha avuto un epilogo giudiziario: sarà il processo, fissato per il 26 novembre, a stabilire la verità.
A finire a giudizio è Rakha Mohamed Ali Elsayed, 30 anni, cittadino egiziano richiedente asilo e senza fissa dimora, accusato di aver aggredito un sessantenne di Bugnara per strappargli lo zaino contenente due telefoni cellulari e alcuni effetti personali. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il giovane avrebbe minacciato la vittima con un coltello prima di darsi alla fuga a piedi.
Il tentativo di scappare però è durato poco: grazie all’intervento degli agenti del commissariato di Polizia e di due agenti della polizia penitenziaria, presenti in piazza per i servizi di sicurezza legati alla Giostra Cavalleresca d’Europa, il rapinatore è stato inseguito fino a via Roma, bloccato e arrestato anche con l’aiuto di alcuni passanti.
Difeso dall’avvocata Anna Sara Di Pietro e assistito da un interprete, Elsayed ha respinto le accuse durante l’udienza di convalida, sostenendo di non aver mai usato un coltello e che lo zaino fosse a terra. Una versione che però non coincide con le testimonianze oculari né con le immagini delle telecamere di videosorveglianza, decisive per le indagini.
Alla base della rapina ci sarebbero moventi legati al mercato della droga, come emerso nel corso delle indagini preliminari coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona, Edoardo Mariotti, che ha richiesto il giudizio immediato. Il gip Alessandra De Marco ha accolto la richiesta, disponendo il processo a carico del giovane egiziano.



