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MANCA L’INTERPRETE, SCARCERATO TUNISINO ARRESTATO PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE

L’assenza di un interprete ha impedito la convalida dell’arresto e il rito direttissimo per un giovane tunisino di 24 anni, fermato mercoledì scorso dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, ha disposto la sua liberazione, restituendo gli atti alla Procura.

La decisione segue l’orientamento della Corte di Cassazione, secondo cui senza un adeguato supporto linguistico viene meno il diritto alla difesa per chi non comprende l’italiano. Proprio per questa ragione, non potendo garantire un regolare svolgimento dell’udienza, il gip non ha potuto fare altro che ordinare l’immediata rimessa in libertà del giovane, che resta comunque indagato.

Il ventiquattrenne era stato arrestato dopo aver danneggiato alcune auto in sosta e aggredito dei passanti. In evidente stato di agitazione, aveva poi opposto resistenza ai militari dell’Arma intervenuti, che lo avevano condotto in caserma. Tuttavia, il fermo non è stato convalidato e il procedimento in rito direttissimo è saltato per la mancata reperibilità dell’interprete.

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