MALTRATTAMENTI ALLA EX: CONFERMATA CONDANNA A TRE ANNI PER 42ENNE, RICORRERÀ IN CASSAZIONE
Per sette anni avrebbe trasformato la vita della sua ex compagna in un incubo fatto di minacce, umiliazioni e violenze fisiche. Ora la Corte d’Appello dell’Aquila ha confermato per lui la condanna a tre anni di reclusione, il pagamento delle spese processuali e l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.
L’uomo, 42 anni, residente a Sulmona ma originario di Torre del Greco, non si arrende: tramite la sua difesa ha già annunciato il ricorso in Cassazione.
I fatti risalgono al 2013, quando l’uomo avrebbe messo in atto minacce, atti di disprezzo e aggressioni, arrivando a rivolgere frasi discriminatorie come “devi tornare nel paese delle scimmie”, anche davanti alla figlia minore della donna. Dalle parole si passava spesso alla violenza fisica, con pugni e calci che provocarono gravi lesioni, tra cui la frattura dello zigomo sinistro refertata dal pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona.
Una spirale di botte e vessazioni che aveva ridotto la vittima a vivere in uno stato costante di paura, ansia e insonnia, tanto da rivolgersi al centro antiviolenza. Proprio da lì partirono le indagini della squadra anticrimine del commissariato di Sulmona, riavviate dopo l’ennesimo episodio che costrinse i sanitari a ricorrere al “codice rosso”.
La Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado emessa nell’aprile 2024 dal tribunale di Sulmona, includendo il pagamento di 2.397 euro di spese legali, in quanto le vittime di violenza sono a carico dello Stato. È stato inoltre disposto il risarcimento in favore della parte civile rappresentata dall’avvocata Chiara Maiorano.
Difeso dalla legale Maurizia Lina Sciuba, l’uomo ha già annunciato l’intenzione di ricorrere in Cassazione contro la sentenza.



