ALLARME AMBIENTALE A SULMONA: IL COGESA TRA I SITI POTENZIALMENTE CONTAMINATI
Scatta l’allarme ambientale a Sulmona: l’impianto di smaltimento dei rifiuti del Cogesa, in località Noce Mattei, è stato classificato come sito potenzialmente contaminato. E’ quanto emerge nel Rapporto 2023 sullo stato delle bonifiche in Italia, recentemente pubblicato, che utilizza i dati della banca nazionale Mosaico, lo strumento ufficiale per il monitoraggio dei siti contaminati in tutto il Paese. La classificazione indica che il sito richiede un monitoraggio accurato e una caratterizzazione ambientale approfondita per stabilire eventuali rischi per il suolo, le acque sotterranee e la salute dei cittadini.
Oggi il quotidiano Il Centro ha riportato la notizia, evidenziando come la situazione rappresenti un campanello d’allarme per la città peligna e per l’intero comprensorio.
Il Rapporto 2023 e la banca dati Mosaico
Il Rapporto 2023 offre una fotografia aggiornata della situazione nazionale delle bonifiche, indicando quali siti richiedono interventi immediati e quali procedimenti sono già attivi. La banca dati Mosaico raccoglie tutte le informazioni ufficiali sulle aree contaminate, garantendo trasparenza e uniformità tra le Regioni. A livello nazionale, sono quasi 37.000 i siti registrati nelle anagrafi regionali, di cui oltre 17.000 con procedimenti attivi, molti ancora in fase preliminare. Solo una piccola parte dei siti arriva alla bonifica definitiva, evidenziando ritardi strutturali e criticità nella gestione ambientale italiana.
La situazione a Sulmona
Il Cogesa, situato in via Vicenne, si trova nelle vicinanze dell’ex discarica Pastorina. Nel marzo 2023 il Comune di Sulmona aveva approvato un progetto esecutivo di messa in sicurezza della discarica, con uno stanziamento iniziale di 35 mila euro, cifra limitata ma significativa come primo passo verso interventi concreti.
Mancanza di dati aggiornati e preoccupazioni della cittadinanza
Non risultano al momento pubblici dati aggiornati sulla caratterizzazione del sito Cogesa. Non è chiaro se siano state completate le analisi di suolo e acque sotterranee, né se sia stato approvato un progetto di bonifica. L’incertezza alimenta dubbi e timori tra i cittadini, preoccupati sia per le possibili contaminazioni sia per le difficoltà economiche della società di gestione rifiuti.
Le criticità evidenziate dal Rapporto
Il Rapporto nazionale sottolinea come la maggior parte dei procedimenti di bonifica rimanga ferma nelle fasi iniziali. Solo una quota ridotta dei siti arriva alla bonifica completa, con differenze significative tra le Regioni. Sulmona non fa eccezione: senza dati certi e senza progetti approvati, le tempistiche per eventuali interventi restano indefinite.
L’auspicio di una soluzione concreta
Secondo esperti e associazioni locali, servono interventi chiari e strutturati: completamento della caratterizzazione ambientale, approvazione dei progetti di bonifica, stanziamento di risorse adeguate e definizione di un cronoprogramma realistico. La trasparenza verso la cittadinanza e il monitoraggio costante di suolo e acque sotterranee sono indispensabili per prevenire rischi sanitari e ambientali.
L’inserimento del Cogesa di Sulmona tra i siti potenzialmente contaminati rappresenta un vero e proprio allarme per il territorio peligno. Come evidenziato dal Rapporto 2023 e confermato dalla banca dati nazionale Mosaico, le bonifiche in Italia procedono lentamente. Per Sulmona, la sfida è trasformare questo allarme in azioni concrete, garantendo sicurezza ambientale e fiducia ai cittadini.




A dir poco scandaloso
I sulmonesi sanno di chi è la colpa, i sulmontini no. Affidarsi ai carciofai significa uccidere il territorio e i suoi figli
Sulmonesi? Sulmontini?
Dal 2023 accidenti che tempismo; e noi che non abbiamo l’anello al naso, non possiamo che dire “già lo sapevamo”.
È ora opportuno che il sibdaco, in qualità di ufficiale del governo nonché massimo
esponente sanitario, prenda quei provvedimenti definitivi per questa discarica, altrimenti i furbetti della discarica indicheranno lui come unico responsabile.
Figuriamoci degli ulteriori insediamenti inquinanti.
Sembra che ci prendano in giro !!!
Deve chiudere ed essere bonificata prima che facciano altri disastri.
Sulmona la vogliono ridurre a letamaio dell’Abruzzo
evviva la grande politica che si serve dei tirapiedi.
Sulmona la vogliono ridurre a letamaio dell’Abruzzo
evviva la grande politica che si serve dei signori locali.
bene, gli inutili cialtroni della politica fanno finta di niente,guardano dall’altra parte,quindi :a mali estremi estremi rimedi,Legalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?
Vorrei ci fossero un po’ di sulmontini veraci, di quelli che parteciparono allo Jamm mo del secolo scorso. Penso che tanti si stiano rigirando nella tomba non tanto per le schifezze del Cogesa, quanto per l’inerzia dei loro concittadini.