SULMONA MANIFESTA CONTRO L’INCENERITORE
Sulmona si organizza contro l’inceneritore: “Difendiamo la valle, non il profitto”
SULMONA – La protesta contro il nuovo inceneritore che la Get Energy vuole realizzare a Sulmona non si ferma, anzi rilancia. Dopo la partecipatissima assemblea pubblica del 28 agosto, che ha visto circa 150 cittadini affollare la sala per dire no all’impianto, domani – mercoledì 10 settembre alle ore 17:30 – la mobilitazione tornerà a riunirsi nella sede della CGIL di Vicolo del Vecchio per un incontro operativo.
Questa volta non si parlerà solo di preoccupazioni, ma di azioni. L’obiettivo è chiaro: trasformare l’indignazione in un movimento organizzato e capace di contrastare un progetto considerato da molti come una minaccia diretta alla salute, all’ambiente e al futuro della Valle Peligna.
“Ora basta: passiamo dalle parole ai fatti”
Gli organizzatori – Forum H2O, Casa di Vetro, Coordinamento per il clima fuori dal fossile e Forum Ambientalista – parlano senza mezzi termini: “La grande affluenza all’assemblea dimostra che la comunità non intende piegarsi. L’inceneritore è un affare per pochi e un danno certo per tutti. Ora è il momento di fare un passo avanti: dobbiamo organizzarci, definire strategie e mettere in campo azioni concrete per fermare questo scempio”.
Una lotta che unisce
La battaglia contro l’impianto non è solo ambientale ma anche sociale: difendere la valle significa difendere la qualità della vita, l’agricoltura, il turismo e la salute dei cittadini. “Non possiamo accettare che Sulmona e il suo territorio diventino la pattumiera d’Abruzzo – tuonano i promotori –. Serve un fronte comune, forte e determinato”.
L’appello
L’invito è rivolto a tutti: singoli cittadini, associazioni, comitati. L’incontro sarà l’occasione per costruire un percorso unitario e condiviso, capace di incidere e di resistere. “Il futuro della nostra valle – concludono – non può essere svenduto. Chi ama Sulmona non può restare a guardare”.




Chi ama Sulmona non può che intervenire.
Vedremo se le prime donne della Valle Peligna questa volta parteciperanno.
Se non partecipano vuol dire che sono a favore dell’inceneritore e dell’inquinamento dell’intera Valle Peligna, delle future malattie dei figli, dei genitori, dei parenti e di tutte le persone che hanno che le hanno votato.
Avevano l’opportunità di votare e non lo hanno fatto in troppi.
La scelta è stata fatta e ora prepariamoci a subirne le conseguenze.
Mario Pizzola ha ragione a dire che tanti cittadini di Sulmona e dintorni non solo sono amministrati malissimo, ma sono invidiosi e addormentati.
Per non parlare della politica in generale, fallente e fallita che non riesce a generare o formare addetti ai lavori politici.
Il Cogesa, avvelenante e disastrato, continua ad essere guidato da campioni di scempi ambientali e la centrale Snam metterà un’altro chiodo sulla bara della Valle Peligna.
Il fatto che la più grande falda acquifera passi sotto la discarica Cogesa, non preoccupa ne i politici ne dottori in scempi o amministratori.
Ci mancava solo un sindaco assente e una giunta di inutili.
Noi intanto moriremo sempre in più di cancri vari e angoscia.