RAIANO, “NON È UN PAESE PER TUTTI”: IL GRIDO D’ALLARME DEGLI AMICI DEL PAESE SULLA GESTIONE AMMINISTRATIVA
Un forte monito arriva dagli Amici del Paese, che con un comunicato stampa attaccano duramente l’operato della giunta comunale in carica da marzo 2010. Secondo il gruppo, i 15 anni di gestione amministrativa hanno lasciato profonde lacune e, soprattutto, un vuoto nella formazione di una nuova classe dirigente.
Il comunicato non lascia spazio a fraintendimenti: la giunta è stata definita “irresoluta e rinunciataria” in alcune situazioni, “pigra e indolente” in altre. Ma la critica più dura riguarda la mancanza di visione per il futuro della comunità: “Non si è stati lungimiranti investendo in nuove figure che avessero a cuore la collettività”, si legge. Secondo gli autori, questa scelta ha prodotto una “discrasia non più sopportabile e tollerabile”, compromettendo la crescita sociale, culturale ed economica del paese.
Il comunicato invita la cittadinanza a riflettere: “Negli ultimi 15-16 anni, il Paese è migliorato o peggiorato? La vostra qualità della vita ha beneficiato dell’azione della giunta?” La domanda di fondo è se Raiano abbia visto progresso o regressione sotto il profilo politico, economico e sociale.
Gli Amici del Paese sottolineano anche la questione generazionale: la città, secondo il comunicato, non è più un luogo attrattivo né per i giovani né per gli anziani, a causa di politiche che hanno ostacolato la crescita di nuove leadership e di risorse locali. I firmatari evidenziano come nel territorio risiedano circa 2150 persone adulte, tra cui potrebbero esserci figure in grado di portare innovazione e rinnovamento nella comunità.
Con le elezioni alle porte, il gruppo lancia un appello alla chiarezza: “Ancora non conosciamo le reali intenzioni dei nostri due prodi amministratori. Non vorremmo arrivare a eleggere il prossimo sindaco per investitura o successione”. L’obiettivo dichiarato è un cambio di passo nella gestione amministrativa, prima ancora che un cambio di leadership.
Il tono del comunicato, che mescola indignazione e preoccupazione, lascia trasparire un senso di urgenza: settembre è vicino e il tempo per decidere il futuro politico del paese si riduce rapidamente. Per gli Amici del Paese, Raiano rischia di restare “un Paese per pochi, non per tutti”.



