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MOLESTIE SU UNA 14ENNE: SI ALLARGA L’INCHIESTA

Il 32enne finito nel mirino della procura si difende dalle accuse: «Mi hanno hackerato il telefono»

Si allarga l’inchiesta sulle presunte molestie ai danni di una 14enne, ma il 32enne finito nel mirino della procura prova a respingere ogni addebito. L’uomo, già con precedenti specifici e imputato in un altro procedimento per violenza sessuale, ha riferito ai carabinieri di essere stato vittima di un hackeraggio: «Mi hanno violato il cellulare e tutte le app di messaggistica, da WhatsApp a Facebook. Sono stato accusato di messaggi e foto che non ho mai inviato: dimostrerò la mia estraneità».

Ora sarà chiamato a formalizzare una denuncia in caserma. Intanto le accuse restano pesanti. La madre della minorenne, la scorsa settimana, ha presentato un esposto sostenendo che l’uomo avesse inondato la figlia di messaggi insistenti e proposte di incontro. Gli inquirenti stanno inoltre verificando la possibile esistenza di un giro di foto intime che potrebbe allargare il raggio dell’inchiesta.

Il 32enne, nel frattempo, dovrà affrontare un altro procedimento già fissato per settembre: comparirà davanti al giudice con l’accusa di aver palpeggiato tre ragazzine di 12 e 13 anni durante la notte di Capodanno. Si trattava di amiche della figlia che avevano frequentato gli stessi luoghi del giovane.

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