FERRAGOSTO INDIGESTO A PETTORANO: ASL AVVIA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA SUGLI OTTO INTOSSICATI DA CIBO
Una comitiva di otto persone, tra cui un bambino di dieci anni, colpita da nausea, vomito e diarrea dopo un pranzo in campagna. Tutti dimessi, salvo un ricovero notturno. La Asl indaga: sospetto salmonella da alimenti mal conservati.
PETTORANO SUL GIZIO – Si è conclusa senza gravi conseguenze la disavventura di una comitiva di otto persone, rimaste intossicate durante il pranzo di Ferragosto in un casolare di campagna. Nausea, crampi addominali, vomito e diarrea hanno colpito progressivamente tutti i partecipanti alla tavolata, tra cui un bambino di dieci anni.
In serata il gruppo si è recato al pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona, dove i medici hanno sottoposto i pazienti a esami clinici e cure sintomatiche. Tutti sono stati dimessi con terapia domiciliare e prognosi di pochi giorni, tranne un uomo per il quale si è reso necessario il ricovero in osservazione per tutta la notte.
L’indagine della Asl
Come previsto dalla prassi, i referti sono stati trasmessi al servizio di igiene alimentare della Asl 1, che ha immediatamente avviato un’indagine epidemiologica. Lo scopo è ricostruire la catena di consumo degli alimenti serviti a tavola e individuare con precisione la causa dell’intossicazione.
Secondo i sanitari, l’ipotesi più accreditata è quella di una contaminazione da salmonella, favorita da una conservazione non corretta degli alimenti con le alte temperature. “La salmonella è un batterio molto comune. In prodotti mal conservati, con il caldo, tende a svilupparsi facilmente” spiegano dall’azienda sanitaria diretta dal neo manager Paolo Costanzi.
I sospetti sul cibo
Il sospetto della comitiva è che il problema sia stato causato da una crema di formaggio, ma anche altri alimenti come uova e carne possono essere veicolo del batterio. Saranno le analisi a chiarire l’origine dell’intossicazione.
L’episodio, per fortuna senza gravi conseguenze, mette in evidenza l’importanza di rispettare scrupolosamente le norme di igiene e di conservazione degli alimenti, soprattutto in contesti informali come pranzi all’aperto o feste in campagna, dove spesso il rischio viene sottovalutato.
Un Ferragosto indigesto, dunque, per la comitiva di Pettorano sul Gizio. In tutti i sensi.



