INCENERITORE A SULMONA: IL PD CHIEDE CHIAREZZA AL SINDACO TIRABASSI

I dem chiedono al sindaco di chiarire la sua posizione sul progetto Get Energy Prime Italia: “Troppa opacità, servono trasparenza e partecipazione. Valle Peligna già gravata da impianti impattanti, basta servitù ambientali”.

SULMONA – Il Partito Democratico di Sulmona scende in campo contro il progetto per la realizzazione di un impianto di incenerimento dei rifiuti tramite gassificazione/pirolisi da oltre 47mila tonnellate l’anno, proposto dalla società Get Energy Prime Italia.

Con una lettera aperta indirizzata al sindaco Luca Tirabassi, il circolo cittadino del PD esprime «profonda preoccupazione» per un’iniziativa che, secondo quanto denunciato dal Forum H2O, presenta gravi carenze sul fronte della trasparenza. «Dati fondamentali sulle emissioni e sugli impatti ambientali sono stati secretati, oscurando informazioni che i cittadini hanno il pieno diritto di conoscere», si legge nel comunicato.

Le domande al sindaco

I dem chiedono al primo cittadino di chiarire la sua posizione: «È a conoscenza del progetto? Intende sostenerlo o attivarsi per esprimere un parere contrario, utilizzando tutti gli strumenti di competenza comunale per impedirne la realizzazione? Quali azioni intende mettere in campo per garantire ai cittadini trasparenza e partecipazione nel percorso autorizzativo in corso?».

“Sulmona non è una discarica”

Il PD rimarca come la Valle Peligna abbia già subito impatti ambientali significativi: «Dal Cogesa alla centrale SNAM, dalla centrale di cogenerazione fino all’odierna proposta, sembra che il nostro territorio venga considerato un’area da destinare a servitù industriali e ambientali».

Il rischio, sottolineano i dem, è che «il silenzio o l’indifferenza delle istituzioni a tutti i livelli – nazionale, regionale, provinciale e comunale – diventi complicità di un disegno che considera la nostra terra sacrificabile».

La richiesta

La segreteria del Partito Democratico di Sulmona ribadisce con forza che «la tutela della salute pubblica e dell’ambiente non può essere sacrificata in nome di interessi economici o di tecnologie ancora tutte da dimostrare». Per questo i dem chiedono «un’azione condivisa e responsabile delle istituzioni locali per dire un chiaro e deciso no a questo ennesimo progetto che mette a rischio il futuro della nostra comunità».