COMUNE DI SULMONA: IL SINDACO IN FERIE E IL VICE ALLA GUIDA, CRESCONO I MALUMORI IN CITTÀ

Primo periodo di riposo per il sindaco di Sulmona, Luca Tirabassi, che da qualche giorno ha lasciato il suo ufficio a palazzo San Francesco per trascorrere qualche settimana in riva al mare con la famiglia. Il rientro è previsto per il 17 agosto. Negli ultimi tempi il primo cittadino era apparso stanco, affaticato e insolitamente silenzioso. Secondo alcune voci di corridoio, Tirabassi sarebbe rimasto profondamente deluso dal clima politico-amministrativo in cui si è trovato a operare e, a confidenze private, non avrebbe escluso riflessioni importanti e persino decisioni clamorose. Il periodo lontano dai giochi politici e dalle scelte amministrative, per lui, servirà soprattutto a fare chiarezza.

Nel frattempo, la guida del Comune è passata nelle mani del vice, Mauro Tirabassi – stesso cognome e parente alla “lontana”, come più volte ha tenuto a ribadire il sindaco – che, forte di una maggiore esperienza amministrativa, in questi giorni si è speso in prima persona per il decoro e l’immagine della città. Il sindaco vicario ha presenziato direttamente ai lavori di sistemazione di rotonde e aree degradate, guadagnandosi l’attenzione di cittadini e addetti ai lavori.

Ma l’assenza e il silenzio del sindaco non sono passati inosservati. Sui social si moltiplicano i commenti e le domande. L’imprenditore Pasquale Di Toro, uno dei suoi elettori, ha pubblicato il manifesto elettorale di Tirabassi – quello con la scritta “Fidati di me” – accompagnandolo con parole pungenti: “E sì, ci siamo fidati di te! Ma è un bel po’ che non ti si vede!!! Troppi silenzi, zero interviste!! Qui inizi a farci preoccupà: dove stai?”. Un’altra cittadina ha rincarato la dose: “Sicuramente adesso è in ferie, ma a settembre, quando verrà riattivata la tassa sulle grondaie – la cui sospensione ne ha favorito l’elezione – ci aspettiamo tutti di sentirlo”.

A soli due mesi dalle elezioni, Sulmona si trova così in una situazione paradossale: un sindaco in silenzio e lontano dalla città, un vice iperattivo e visibile, una comunità che inizia a interrogarsi sul futuro politico dell’amministrazione appena insediata. Un’anomalia che, a così breve distanza dal voto, rischia di pesare come un macigno sul clima politico cittadino.

Se a settembre, insieme alla riattivazione delle tasse, torneranno anche la voce e la presenza del primo cittadino, lo si capirà presto. Per ora, il Comune appare sospeso, in una strana terra di mezzo tra l’attesa e l’incertezza.