PER I TRIBUNALI MINORI ABRUZZESI PROROGA FINO AL 2027: IL GOVERNO APPROVA IL DECRETO LEGGE SULLA GIUSTIZIA
Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella giornata di oggi il nuovo Decreto Legge sulla Giustizia, contenente all’articolo 6, comma 5, la proroga fino al 1° gennaio 2027 per i cosiddetti tribunali non provinciali di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano. Con questo provvedimento, le quattro sedi giudiziarie abruzzesi eviteranno la chiusura prevista a inizio 2026 e potranno proseguire la loro attività per almeno altri dodici mesi.
Il Decreto, che entrerà in vigore non appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede anche lo stanziamento di 1.520.000 euro per garantire la copertura economica necessaria al funzionamento degli uffici giudiziari.
La notizia è stata accolta con favore dal Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che ha sottolineato il ruolo del Governo nel rispettare gli impegni assunti:
“Si conferma la serietà del Governo nazionale e di quello regionale e la capacità di mantenere gli impegni presi. Questa è l’ennesima dimostrazione che mette la parola fine a tante illazioni di chi, quando stava nelle stanze del Ministero della Giustizia, non solo non ha salvaguardato i tribunali ma ha anche deliberato la chiusura del carcere minorile che oggi abbiamo riaperto”.
A Sulmona, dove la sede giudiziaria si trova in piazza Capograssi, la notizia della proroga ha scongiurato per il momento la chiusura prevista per gennaio prossimo. Tuttavia, permane una forte incertezza sul futuro a lungo termine. Infatti, senza un intervento legislativo organico da parte del Parlamento, la sopravvivenza dei tribunali minori resta legata a continue proroghe annuali. Un disegno di legge che stabilisca una salvaguardia definitiva dovrà essere approvato entro il 2026 per evitare che la scadenza venga semplicemente posticipata ancora.
Più il sindaco di Sulmona, Luca Tirabassi, è stato ottenuto tutto quello che si era chiesto2 “si va avanti per garantire la sopravvivenza del tribunale”. La proroga rappresenta quindi un respiro temporaneo, ma non ancora una garanzia di salvezza. Le comunità locali, i rappresentanti istituzionali e gli operatori della giustizia tornano a chiedere che venga finalmente scritta la parola “fine” sull’incertezza che da anni grava sui tribunali minori d’Abruzzo.



