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PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO: AL VIA UNO STUDIO INNOVATIVO SULLE COMPLESSE INTERAZIONI TRA I MAMMIFERI E L’IMPATTO DELL’UOMO

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, noto per la sua straordinaria biodiversità, è al centro di un ambizioso progetto scientifico che studierà per la prima volta la comunità complessiva dei mammiferi del territorio, analizzando non solo le singole specie, ma anche le loro interazioni ecologiche e l’influenza delle attività umane.

Lo studio, coordinato dal Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell’Università di Roma La Sapienza insieme al Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze, mira a comprendere le dinamiche tra specie come orso, lupo, cervo, camoscio, lontra e altri carnivori minori, utilizzando tecnologie non invasive come il foto-trappolaggio e modelli statistici avanzati.

Un focus particolare sarà dedicato all’impatto delle attività turistiche e dei cambiamenti nella zootecnia locale, come l’aumento degli allevamenti bovini ed equini. Persone, animali domestici e da allevamento saranno inclusi nell’analisi per valutare il loro ruolo nelle reti ecologiche del parco.

Il progetto si inserisce nell’ambito del National Biodiversity Future Center (NBFC), uno dei cinque centri nazionali di ricerca istituiti nel 2022 grazie ai fondi del Recovery Fund. I risultati forniranno indicazioni cruciali per gestire al meglio il delicato equilibrio tra conservazione della biodiversità e fruizione sostenibile del territorio.

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