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SUPERBONUS, FORZA ITALIA SULMONA RILANCIA LA PROPOSTA: “SERVE EQUITÀ ANCHE PER I COMUNI DEL SISMA 2009”

È destinata a far discutere la disparità di trattamento tra i territori colpiti dai grandi eventi sismici del Centro Italia. Mentre il recente Decreto Economia (D.L. 95/2025) ha prorogato al 31 dicembre 2026 il Superbonus 110% per gli immobili situati nei Comuni del cratere del sisma 2016, i territori devastati dal terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009 restano legati alla scadenza ordinaria del 31 dicembre 2025.

Una situazione che sta suscitando indignazione e mobilitazione sul territorio, a partire da Sulmona. Gli avvocati e consiglieri comunali di Forza Italia, Francesco D’Antuono e Luisa Taglieri, hanno lanciato un’iniziativa per chiedere una modifica normativa che estenda le stesse agevolazioni anche ai Comuni del cratere 2009, oggi esclusi dalla proroga.

“Non è accettabile che ci siano cittadini di serie A e di serie B solo in base all’anno in cui la loro casa è crollata,” dichiara D’Antuono. “Le difficoltà affrontate dalle comunità colpite nel 2009 non sono state inferiori a quelle del sisma 2016: ciò che chiediamo è semplicemente equità.”

La proposta, già al centro di interlocuzioni con imprese, professionisti e rappresentanze di categoria locali, intende approdare presto in Consiglio Comunale a Sulmona. L’obiettivo è creare una convergenza istituzionale che coinvolga anche i parlamentari abruzzesi di Forza Italia, per elaborare un emendamento al decreto-legge attualmente in fase di esame.

Il nodo centrale della questione sta tutto in una scadenza. Se non vi sarà una modifica alla normativa, chi ricostruisce o ristruttura un immobile danneggiato nel 2009 potrà accedere al Superbonus solo fino alla fine del 2025. Un anno in meno rispetto a chi si trova in uno dei Comuni del cratere 2016. Ancora più paradossale è la situazione di quei Comuni — come alcuni in Abruzzo — che ricadono in entrambi i crateri: lo stesso cittadino, per due immobili simili, potrebbe vedersi riconosciuti diritti diversi.

“Il nostro intervento non comporta nuovi costi per lo Stato,” sottolinea Luisa Taglieri. “La proroga richiesta è compatibile con le risorse già previste. È una semplice questione di giustizia e buon senso.”

Secondo i promotori, la mancata proroga al 2026 per i territori del sisma 2009 non solo viola i principi costituzionali di uguaglianza e solidarietà, ma compromette anche il completamento della ricostruzione e il rilancio economico di intere aree dell’Abruzzo.

L’auspicio dei consiglieri di Forza Italia è che il Governo accolga la richiesta con senso di responsabilità, includendo esplicitamente anche i Comuni del sisma 2009 nella proroga del “Superbonus Ricostruzione”.

“Sanare questa disparità — concludono — significa restituire fiducia a famiglie e imprese, consolidare la coesione sociale e favorire davvero la rinascita dei territori colpiti.”

Domenico Verlingieri

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