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MANUELA SPICA, SCIABOLA D’ABRUZZO VERSO IL SOGNO OLIMPICO

Una vita tra pedane e sogni

A pochi giorni dal suo 21º compleanno, Manuela Spica continua a tracciare una parabola ascendente nel panorama della scherma italiana. Nata e cresciuta a Sulmona, tra le corsie del Gymnasium Scherma Club, oggi si allena con la Nazionale al centro federale di Formia, con lo sguardo rivolto ai Campionati del Mondo di Tbilisi (22-30 luglio). Intervistata da Il Centro, l’atleta delle Fiamme Gialle racconta un percorso fatto di talento, disciplina e visione.


Lucida nei momenti che contano

Il secondo titolo italiano Under 23, vinto nel 2025, ha avuto un sapore diverso per Spica. «Fisicamente sto meglio e in pedana riesco a essere più lucida nei momenti decisivi», ha dichiarato. «Rispetto al 2024 ho imparato a gestire meglio la pressione, non mi paralizza più. Ora mi dà carica».


La forza della continuità

Confermarsi è spesso più difficile che vincere. Lo sa bene Manuela, che ha sentito sulle spalle il peso delle aspettative: «Questa vittoria vale molto di più della prima. È stata una prova di maturità e mi ha dato fiducia per puntare più in alto. Non mi arrendo mai».


Tallinn e Genova: l’Europa e l’élite

Nel suo 2025 ci sono anche un bronzo individuale agli Europei U23 di Tallinn e due medaglie a squadre: argento con le compagne Under 23 e bronzo tra le Assolute a Genova. «Tallinn è stata la mia rivincita dopo qualche occasione sfumata tra le U20. E a Genova ho sentito di appartenere davvero a quel livello: ogni stoccata conta, ogni errore pesa».


Una dedica speciale

Tra le vittorie più sentite, c’è senza dubbio l’ultimo titolo italiano, che Manuela ha voluto dedicare a suo padre: «Mio padre Sergio è sempre stato il mio primo tifoso. È grazie a lui, alla mia famiglia e al mio club di Sulmona se oggi sono qui».


Dalla palestra di Sulmona all’élite nazionale

La scherma, per Spica, è cominciata quasi per caso. Oggi consiglia senza esitazioni il Gymnasium a chi vuole iniziare: «È stato il mio primo ambiente sportivo, un luogo dove mi sono sentita subito a casa. Ogni volta che torno a Sulmona, mi ricarico».


Frascati, studio e nuove sfide

Il passaggio a Frascati, con un gruppo d’allenamento più competitivo, ha rappresentato una tappa cruciale. «È stata una scelta fondamentale. Mi confronto con atlete esperte e questo mi ha fatto crescere. Intanto studio Giurisprudenza online con l’Unicusano: organizzo lo studio tra una seduta e l’altra».


Olimpiadi nel mirino

Il sogno è chiaro, fin da bambina: «Le Olimpiadi sono la mia meta. Ogni giorno lavoro per fare un passo in quella direzione». Un obiettivo dichiarato, ma affrontato con equilibrio: «I risultati più belli arrivano quando meno te li aspetti. Quando sei più libera, tiri meglio».


Guardando avanti, senza paura

Cosa si augura per la seconda parte del 2025? «Continuità, e la forza di superare qualche limite. Gli ostacoli arriveranno, ma sono pronta». E alla Manuela di dieci anni fa direbbe: «Non smettere di crederci. La scherma ti porterà lontano, molto più di quanto immagini».


Una sciabolatrice dallo sguardo deciso, cresciuta tra le montagne d’Abruzzo e ora lanciata verso i palcoscenici più prestigiosi del mondo. Manuela Spica non sogna in piccolo. E, stoccata dopo stoccata, continua a costruire il proprio futuro.

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