Cultura

FONTECCHIO. SI CONCLUDE DOMENICA CON UN VIDEOCONCERTO “APOLLINAIRE E LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL 900” LA MOSTRA “PER ASPERA AD ASTRA” DI SARA CHIARANZELLI

L’AQUILA –  “Apollinaire, le Avanguardie Artistiche del 900”, uno spettacolo multimediale di Maria Gabriella Ludovici e Paolo Rosati, come omaggio al grande poeta viaggiatore  e visionario, “conoscitore del motore della stella”. Si concluderà così, domenica 6 luglio,a palazzo Galli in via Roma a Fontecchio, in provincia dell’Aquila, “Per Aspera ad Astra – Attraverso le asperità fino alle stelle”  mostra personale di Sara Chiaranzelli. Un percorso pittorico-alchemico, è stato detto “di autocoscienza, sempre focalizzato sul tema della leggerezza e che mira a togliere i pesi dell’ego, perché la vera forza è nel lasciare andare”. In cui lo studio del colore ad olio più pregiato segue le vie sperimentali delle tecniche ebru e suminagashi: gli inchiostri fluttuanti aprono la via all’astrazione della forma, tra sintesi e frammentazioni visive, in cui prendono parte anche i metalli più puri e gli alluminati, per vedere alla luce, vedere di riflesso e vedere nel buio l’essenza delle cose, tra significati e significanti. La mostra ha meritato l’attenzione di molti visitatori arrivati da più parti d’Abruzzo e d’Italia, ed è stata per loro anche l’occasione anche per visitare il borgo medioevale nella incontaminata natura della valle Subequana, tra i castelli fondatori dell’Aquila, che diede i natali al matematico e urbanistica rinascimentale Pico Fonticulano, resistette rocambolescamente all’assedio del capitano di ventura Braccio da Montone, e dove da qualche anno sono venuti a vivere in pianta stabile giovani artisti e non, da più parti del mondo.  Per quanto riguarda lo spettacolo “Apollinaire, le Avanguardie Artistiche del 900”: tutta la sala principale di Palazzo Galli, restaurato dopo il sisma,  verrà messa al buio e “si riaccenderanno le costellazioni” poste sulle pareti. Paolo Rosati, autore e arrangiatore delle musiche del concerto, si esibirà dal vivo con le chitarre elettrica e classica, tra note di pace e armonie di bellezza, con “voci narranti” accompagnate da orchestra virtuale, mentre scorrono proiettate sui muri le opere dei più grandi artisti del XX secolo. “La celebre frase di Guillaume Apollinaire ‘Il est grand temps de rallumer les étoiles’,’è giunto il tempo di riaccendere le stelle’, non solo si ricollega alla mostra a livello semantico, ma è anche un invito a tornare a guardare la bellezza del mondo, un messaggio rivolto alla pace che torna inevitabilmente ad essere sempre attuale”, commenta Sara Chiaranzelli.

L’ingresso è gratuito.

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