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SULMONA, L’AULA CONSILIARE NON È UN BIVACCO DI MANIPOLI…!

di Luigi Liberatore

Ho sempre pensato che Luca Tirabassi, l’avvocato Luca Tirabassi, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Sulmona, non fosse idoneo a ricoprire la carica di sindaco della città. Non per questioni culturali, ma solo e soltanto per motivi squisitamente politici, cioè attitudinali. Oddio, non avrei scommesso nemmeno cinquanta centesimi sul giornalista Angelo Figorilli, estratto dal cilindro asmatico del Pd come soluzione inaspettata. Perdente, come da tempo, perchè il Partito democratico non è più capace di uscire da logiche autoreferenziali o autocratiche, qui a Sulmona come dappertutto. Ha vinto Tirabassi, per cui nulla quaestio, soprattutto perché rispetto al volere degli elettori bisogna inginocchiarsi. Orbene, una delle prime mosse dell’amministrazione comunale di Sulmona è stata quella di aumentare il peso della TARI, la tassa sulla raccolta dei rifiuti, che ritengo una decisione necessaria, forse non popolare, ma autenticamente connessa a sostegno del costo del servizio che il consorzio Cogesa effettua per il Comune. Esco da questa rappresentazione per prendere in esame la polemica sorta in Consiglio comunale tra il capogruppo Pd, Ornella La Civita, che ha stigmatizzato l’aumento della Tari come ingiusto e insostenibile, e Simona Fusco, esponente della maggioranza la quale ha “ammansito” nel dibattitto la collega invitandola a fare attenzione per non incappare nella tagliola della querela. Sul Cogesa si potrebbe scrivere di tutto, nel bene e nel male, e si potrebbero riempire capitoli di espressioni senza riuscire a trovare il bandolo della matassa, partendo da destra, per finire a sinistra.Ornella La Civita non aveva bisogno di una dispensa papale per dire quello che ha detto pubblicamente. Nel capitolo specifico dell’aumento della Tari, ritengo che il sindaco Tirabassi si sia mosso con realismo rispetto ai fatti e agli atti esistenti, sorvolando con eleganza sulle resistenze della opposizione. Gli chiedo dalle colonne di questo giornale di farsi carico, con la medesima raffinatezza, di dare lezioni di modestia alle più irruenti espressioni della sua maggioranza, cioè di riaffermare che il consiglio comunale è la tribuna della democrazia (peccato che non sia democristiana) e non un bivacco di manipoli. Lo dica alla collega Simona Fusco, forse in arretrato con la storia politica.

 

2 commenti riguardo “SULMONA, L’AULA CONSILIARE NON È UN BIVACCO DI MANIPOLI…!

  • Simona Fusco una carneade ad essere gentili. Curriculum…..

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  • Mi domando cosa deve succedere in valle Peligna prima che un sindaco, di destra, sinistra e centro, faccia rispettare la legge ( uguale per tutti apparentemente ) che la discarica Cogesa infrange da anni.
    Capisco che aspettano ci scappi piu di un morto prima di agire, ma i meleodori e avvelenamento continuano, con un po di fughe di gas malgestito.
    La modestia non servira’ a nulla senza legalita’ e responsabilita’.
    L’ignoranza regna suprema in consiglio comunale, ma infrangere la legge o non imporla e’ segno di illegalita’.

    Risposta

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