PRATOLA, DURO ATTACCO DEL PD AL SINDACO: “IL PAESE È IN AGONIA, BASTA PROPAGANDA”

Pratola Peligna, duro attacco del PD al sindaco: “Il paese è in agonia, basta propaganda”

Un manifesto firmato dal Circolo PD “Roberto Di Loreto” di Pratola Peligna è apparso in questi giorni sui muri della cittadina, suscitando clamore e accendendo il dibattito politico locale. Nel testo, il Partito Democratico lancia un attacco frontale al sindaco, accusato di “propaganda bellissima” e di amministrare senza portare veri benefici a un paese che, secondo i firmatari, “soffre e vorrebbe rialzarsi”.

Il manifesto si apre con un grido d’allarme: “NULLA DI NUOVO ALL’ORIZZONTE PER PRATOLA”, definendo la situazione del paese come “in agonia” e criticando la giunta per aver trasformato azioni amministrative “modeste” in annunci altisonanti.

Tra i punti più contestati, il PD denuncia:

• Ritardi e inefficienze nella ricostruzione post-sisma: pur riconoscendo l’apertura di alcuni cantieri, attribuisce il merito a fondi stanziati già dal 2009 e al lavoro dell’ufficio tecnico, non alla politica locale.
• Nuove zone di espansione: ritenute inutili e dannose, vista la crisi del mercato immobiliare e lo spopolamento di interi quartieri.
• Scarsi risultati sul PNRR: secondo il manifesto, le risorse ottenute sarebbero quelle “arrivate a pioggia” a tutti i Comuni, senza veri progetti strategici approvati per Pratola.
• Emergenza randagismo: i “branchi di cani padroni delle strade” come simbolo di degrado urbano.
• Degrado degli spazi pubblici: il rifugio della Case delle Vacche e la strada già franata come esempi dell’assenza di manutenzione adeguata.
• Mancanza di politiche per lo sviluppo: viene citato il presunto rifiuto di una proposta di investimento da parte di una multinazionale, definito “l’errore più grave” della giunta.
• Critiche agli impianti sportivi e agli spazi per i bambini, definiti “inesistenti”, e al peggioramento dei servizi essenziali: dai collegamenti al distretto sanitario.

Il documento si conclude con un invito al sindaco a superare la gestione ordinaria: “Questo paese non è un condominio, ma è una realtà che soffre e vorrebbe rialzarsi”.