
AFFIDAMENTO DIRETTO DEL CANILE DI SULMONA, ESPLODE LA POLEMICA: “CANI TRASFERITI IN CONDIZIONI CTITICHE”
Sta già facendo discutere la decisione dell’amministrazione comunale di Sulmona, guidata dal sindaco Luca Tirabassi, di affidare direttamente fino al 31 dicembre 2025 la gestione dei cani precedentemente ospitati nel canile comunale dichiarato inagibile. Con la determina dirigenziale n. 283 del 27 giugno, il Comune ha assegnato il servizio per un importo di 47.580 euro alla Comar Farm Casaline Srl di Collelongo (AQ), la stessa società che già si occupa dei cani trasferiti dal canile di Sulmona dopo la chiusura.
A sollevare il caso è l’attivista Marco Alberico, della Casa di Vetro, che contesta la scelta dell’affidamento diretto senza adeguate verifiche, ritenendo la decisione priva di un’attenta valutazione delle condizioni in cui sono tenuti gli animali. Alberico, insieme ad altre associazioni animaliste, ha richiamato le denunce della REA (Rivoluzione Eco Animalista), che aveva segnalato gravi criticità nella struttura di Collelongo, parlando di cani “bagnati, impauriti e sporchi” al momento del trasferimento.
Le accuse sono supportate da immagini e video diffusi da attivisti e testate locali, che mostrerebbero le precarie condizioni igienico-sanitarie in cui si troverebbero i cani trasferiti. Le associazioni animaliste contestano anche la mancata attenzione alle segnalazioni già presentate nei mesi scorsi, sostenendo che la decisione dell’affidamento diretto rischia di riproporre le stesse criticità.
“Il sindaco, come previsto dall’articolo 50 del Testo Unico degli Enti Locali, ha il dovere di sovrintendere al funzionamento dei servizi comunali e all’esecuzione degli atti. Ci chiediamo se abbia esercitato questa funzione in modo adeguato”, afferma Alberico, sottolineando la necessità di tutelare il benessere degli animali nel rispetto della recente riforma dell’articolo 9 della Costituzione, che riconosce la protezione degli animali come principio fondamentale.
Il Comune, dal canto suo, precisa di essere impegnato nella predisposizione della documentazione necessaria per il ripristino dell’agibilità del canile di Sulmona, riservandosi la possibilità di revocare anticipatamente l’affidamento qualora i lavori si concludessero prima della scadenza prevista.
Resta alta, però, la preoccupazione delle associazioni animaliste, che chiedono trasparenza e controlli rigorosi sulle condizioni in cui vivono i cani ospitati nella struttura di Collelongo, per garantire il rispetto dei diritti e della dignità degli animali.
Associazioni, volontari, responsabili del canile di Sulmona e personale del Comune di Salona andranno a verificare la situazione a Collelongo senza un precedente avviso, così da avere una chiara avere una chiara e certa visione di come verranno accuditi i cani?! Il controllo è indispensabile per tutto il tempo in cui il canile di Sulmona non sarà operativo. Oltretutto ne va della salute di tutte le creature ospitate a Collelongo, anche quelle che non rientreranno poi a Sulmona. Il benessere animale è una priorità e va tutelato seriamente.
Non capisco in quale pianeta questi individui vivano ma dovrebbero essere al corrente che il canile si trova adiacente la discarica Cogesa che sta’ avvelenando la valle Peligna e i suoi cittadini. Non vedo perché i poveri animali debbano soffrire ulteriormente.
Inoltre non capisco come la gente possa essere così ignorante e priva di consapevolezza.
Purtroppo soltanto in quella parze di mondo corrotta infame criminale ignorante e mafiosa, dove tutto è uno schifoso magna magna si vefono queste cose. Qui in Germania ma anche nel nord Italia le condizioni cambiano radicalmente. Quella feccia si distingue sempre nel peggio. SARA LA RAZZA?!?MANCO AI CANI!!!