
IL GRANDE CHIRURGO FILIPPO GIANFELICE COPPITANO DA DOMANI E’ IN PENSIONE. UNA VITA AL SERVIZIO DEGLI ALTRI, NEL RICORDO DI SIMONETTA CHELLI
di Simonetta Chelli
L’AQUILA – Oggi non è un lunedì come tanti altri. Oggi è il tuo ultimo giorno di lavoro in ospedale.
È arrivato, dopo anni di impegno e dedizione, la pensione…. Mi riesce difficile pensare, ti ho conosciuto 43 anni fa, tu frequentavi il quarto anno di medicina. Ricordo bene tutti i tuoi esami, le tue specializzazioni, le guardie mediche estive ed invernali, tutto quello che ha preceduto la tua entrata in ospedale. Si, perché tu volevi fare il chirurgo. Da sempre. Già a sei anni, a chi ti chiedeva cosa volessi fare da grande, tu rispondevi : il dottore.
Vero: tu sei stato chirurgo per passione, per vocazione. Non ho mai sentito lamentarti, quando il cellulare squillava alle due di notte , perché stava arrivando un aneurisma.
In fondo, forse, un pochino vado in pensione anch’io con te. Vado in pensione dai miei pranzi e cene da sola, da quelle pentole messe e tolte dal fuoco varie volte, da quella tavola lasciata apparecchiata fino a mezzanotte e oltre. Come faccio a dimenticare quella volta in cui ti hanno chiamato mentre eravamo al cinema ed io sono rimasta sola, senza macchina e ho dovuto trovare un’anima buona che mi riportasse a casa? Oppure i Natali con Giulia, senza te, che eri in ospedale? Adesso dovrò abituarmi ad vita ” normale”, con orari più o meno ” normali”. Soprattutto tu, dovrai abituarti ad una vita diversa, lasciando dietro di te il ricordo di questi lunghi anni di lavoro vissuti con tutto te stesso.
Perché sei e rimarrai un Dottore. Non potevi essere altro. Non sei mai stato altro. Auguri a te, a tutto ciò che di buono hai fatto, a tutto ciò che lascerai, a tutto quello che di buono ti aspetta.