Cultura

TEODORA: LA GENIALE MOGLIE DI GIUSTINIANO. UNA AUGUSTA NATA POVERA, MA RICCHISSIMA DI TALENTO

di Andrea Sartori*
ROMA – 28 giugno 548: muore l’imperatrice Teodora, l’amata moglie di Giustiniano. Che fu per Giustiniano quello che Aspasia fu per Pericle nell’Atene di mille anni prima. Teodora non era una nobile, tutt’altro: era una “poco di buono”. Era un’attrice e una prostituta. Poverissima ebbe, a causa della sua professione di prostituta, un figlio da un uomo rimasto ignoto che fu chiamato Giovanni. Quando Giustiniano la incontrò se ne innamorò perdutamente. La prima cosa che Giustiniano fece appena ebbe la corona imperiale fu di nominare Augusta questa attrice e prostituta.
Ma attenzione a non farsi l’idea di Giustiniano come di un Berlusconi che non ha capito nulla per un pelo di fiha. Teodora non era una qualsiasi. Era, come detto, un’Aspasia, una donna di straordinaria intelligenza seppur ambiziosissima. Di fatto fu Teodora a salvare l’impero durante la rivolta di Nika. Una ribellione esplosa come lotta tra due fazioni di “tifosi da stadio” dell’Ippodromo, i Verdi e gli Azzurri, che incendiò Bisanzio sino ad arrivare al palazzo imperiale. Giustiniano voleva fuggire. Fu Teodora a mostrare polso non muovendosi dal palazzo. E fu lei ad affidare ad un capitano di nome Belisario il compito di sedare la rivolta: Belisario poi divenne il principale generale di Giustiniano, l’uomo della “Restauratio Imperii”
Teodora sventò anche un altro complotto. Teodora, di fede cristiana monofisita, impedƬ la persecuzione dei suoi correligionari: Giustiniano era tendente al fanatismo: tra i titoli di demerito di Giustiniano abbiamo la chiusura delle scuole filosofiche tra cui la gloriosa Accademia platonica: Teodora non solo impedƬ una persecuzione religiosa, ma anche una guerra civile con le province monofisite e la spaccatura dell’Impero. Di certo l’influenza di Teodora si sente anche nella definizione di matrimonio nel Corpus Iuris Civilis: “ā€œl’ amore reciproco ĆØ la base del matrimonio, la dote non ĆØ necessariaā€. Ed era lo specchio dell’amore della coppia imperiale. Nella giurisprudenza giustinianea la condizione femminile risultò migliorata: Alla donna rimasta vedova venne riconosciuta la quarta giustinianea, un diritto di proprietĆ  sulla quarta parte del patrimonio del marito. L’imperatore emanò leggi sul divorzio e sull’adulterio, affermò la santitĆ  del matrimonio e si preoccupò di legiferare per sostenere le attrici e le ā€œdonne perduteā€. Qui si sente la mano dell’imperatrice, che si battĆ© contro la prostituzione. La cattiva fama di Teodora si dovette allo storico Procopio di Cesarea che ne fece un ritratto impietoso nelle sue “Storie segrete”: c’era probabilmente molto di personale, dato che i due si conoscevano. Teodora sopravvisse alla devastante “peste di Giustiniano” ma lasciò vedovo il marito il 28 giugno 548 per un cancro al seno. Una donna straordinaria ma poco nota per via del minor richiamo dell’Impero Romano d’Oriente rispetto alla Roma classica.
Un sacco di opere dedicate a Cleopatra ma non a questa donna straordinaria, di certo più grande dell’ultima regina d’Egitto.
*Storico e divulgatore

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