L'Aquila Capoluogo

FERDINANDO DI ORIO AI GIOVANI: NON AFFIDATEVI ALLA FURBIZIA ITALICA, MA ALLA CONOSCENZA E ALLA SEVERITA’ DEI VALORI CULTURALI

di Ferdinando di Orio
L’AQUIOLA – Facendo un’analisi, neanche particolarmente accurata , dei media di queste ultime settimane, di ogni provenienza politica, emerge che i nostri governanti, forse rectius la nostra premier, sono i “più furbi” di tutti nei vertici internazionali. Italiani, “furbissimi “, nel dire e non dire , nello schierarsi e nel non schierarsi, nello stare con uno schieramento ma anche con un altro, nel sostenere un leader ma nel non farlo vedere, nello stare nel guado ma anche nel far vedere di essere risoluti , nell’essere divisi ma nel far apparire all’esterno un “blocco granitico”. E giù complimenti per questa innata virtù italica. Ricordate le tragicomiche barzellette che iniziavano con “c’erano un tedesco, un inglese, un francese e un italiano che dovevano affrontare una qualche avversità” chi vinceva alla fine ? L’italiano perché gli altri erano ingenui e sciocchi mentre noi eravamo sempre i più furbi . Già lo notò il nostro grande sobrio conterraneo Benedetto Croce, rivendicando il suo essere abruzzese, prendendo le distanze dai napoletani che mettono al primo posto la furbizia. Più una condanna che una scelta . Finiamo così con l’essere una specie di macchietta, personaggi buffi della “commedia dell’arte” più vicini a Rossini che a Wagner, più comparse che protagonisti. Auguri ai giovani di apparire a volte ingenui e sciocchi, ma di puntare sulla conoscenza e sui risultati che si ottengono con il merito e non con le scorciatoie e con la doppiezza. Non dimenticate la ridicola furbizia del ventennio fascista dove ci ha portato. Sarebbe molto bello che i nostri meravigliosi giovani s’ispirino più alla severità dei valori culturali piuttosto all’improvvisazione indecente. Sicuramente nei vertici internazionali saremmo molto più credibili.

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