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UNA CENA DA BRIVIDI TRA MISTERO E RISATE: IL DELITTO ARRIVA A TAVOLA, A SULMONA

di Jacopo Lupi

Negli ultimi anni, la “cena con delitto” è diventata molto più di un gioco: è un fenomeno culturale che unisce teatro, storytelling e convivialità in un’unica esperienza immersiva. Nata tra le pieghe del teatro interattivo e ispirata ai classici del giallo, questa formula ha saputo conquistare palcoscenici e ristoranti, salotti domestici e ville di campagna. Un format amato da tutti, perché permette di vivere un’esperienza fuori dall’ordinario, dove il pubblico diventa protagonista e il confine tra realtà e finzione si assottiglia a ogni portata.

A rilanciare questa magica combinazione di brivido e gioco è stato senza dubbio il cinema. Basti pensare a Cena con delitto – Knives Out, capolavoro moderno che ha riportato in auge il genere investigativo classico con ironia e intelligenza. Ma anche la letteratura e i giochi da tavolo hanno fatto la loro parte: da Agatha Christie a giochi interattivi sempre più diffusi, la cena con delitto è tornata ad affascinare un pubblico trasversale. Perché, in fondo, a tutti piace indagare, dubitare, osservare i dettagli. E se tutto questo avviene attorno a una tavola ben imbandita, ancora meglio.

A Sulmona, l’occasione perfetta per vivere questa esperienza arriva il prossimo 28 giugno nella splendida cornice di Villa Madame, in via Topanisco 7. Una serata fuori dal comune, tra misteri, colpi di scena e momenti esilaranti. Non sarà solo una cena: sarà un’indagine vera e propria, con tanto di colpevole da scoprire. I partecipanti, tra una portata e l’altra, si troveranno coinvolti in una storia fatta di segreti, indizi e strane coincidenze, cercando di mettere insieme i pezzi del puzzle per risolvere l’enigma prima degli altri.

Quello che rende speciale una cena con delitto è proprio la sua capacità di coinvolgere tutti: non si è spettatori passivi, ma complici, investigatori, persino sospettati. Il confine tra attori e pubblico si annulla e quello che resta è un’esperienza condivisa, fatta di emozioni, battute, intuizioni e grandi risate.

Non è solo un gioco: è un modo per tornare bambini, per stupirsi, per mettersi alla prova. È teatro popolare nel senso più alto del termine: fatto per tutti, con tutti, senza palco e senza quarta parete. E a renderlo ancora più prezioso è il contesto in cui avviene: una villa immersa nel verde, la bellezza dell’estate abruzzese, e una comunità che ha voglia di stare insieme.

I posti per l’evento sono limitati e la prenotazione è obbligatoria. Per chi volesse partecipare, basta chiamare gli organizzatori. Il consiglio è di non aspettare troppo: le serate così coinvolgenti, capaci di coniugare cultura, gioco e buon cibo, si riempiono in fretta.

Per chi, come me, crede che la cultura non sia fatta solo di grandi eventi ma anche di piccoli momenti condivisi, autentici e originali, questa è un’occasione da non perdere. Una cena con delitto è un po’ come un libro giallo che si sfoglia in tempo reale, con la differenza che sei tu a scriverne il finale.

E allora: riusciremo a trovare il colpevole prima del dessert? Lo scopriremo solo partecipando. Ma una cosa è certa: sarà una serata da ricordare.

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