
SULMONA, FRAZIONE DI TORRONE AL BUIO DA GIORNI: I CITTADINI DENUNCIANO
SULMONA – Da giorni la frazione Torrone è senza illuminazione pubblica, costringendo i residenti a vivere al buio con tutte le conseguenze per la sicurezza e la vivibilità del quartiere. A sollevare pubblicamente la questione è stato l’ex assessore comunale Attilio D’Andrea, che ha raccolto il malcontento dei cittadini e ha denunciato la situazione con toni preoccupati:
«La frazione è al buio da diversi giorni, con problemi evidenti di sicurezza. Mi auguro che si possa intervenire al più presto per ridare dignità e tranquillità ai residenti».
Un disagio non solo pratico ma anche simbolico, che riporta l’attenzione su una questione annosa: la marginalizzazione delle frazioni e delle aree periferiche rispetto al centro cittadino. La risposta, stavolta, arriva direttamente dal neo-assessore ai Lavori pubblici Mauro Tirabassi, che ha avviato le verifiche tecniche e rassicura:
«Una delega specifica alle frazioni in giunta non è stata assegnata, ma posso garantire che non resteranno isolate né dimenticate da questa amministrazione. I servizi e gli interventi riguarderanno anche i quartieri periferici».
Una dichiarazione d’intenti che punta a ricucire il rapporto tra il Comune e le sue zone meno centrali, spesso trascurate nei piani di manutenzione e sviluppo. Il piano delle opere pubbliche prevede, infatti, interventi su più fronti, come la riqualificazione della scuola di Bagnaturo e, in prospettiva più ampia, il recupero e la valorizzazione dell’area dell’Abbazia Celestiniana alla Badia, ancora scollegata da percorsi turistici strutturati con il centro storico.
Non mancano poi altri nodi critici: la scuola di polizia penitenziaria di Fonte d’Amore, l’ex Campo 78 e l’asfalto dissestato in molte frazioni, dove la manutenzione ordinaria – come ammettono gli stessi uffici comunali – è diventata straordinaria a causa dell’inerzia accumulata negli anni.
Intanto, a Torrone, i residenti aspettano. Aspettano che le luci tornino a funzionare, ma soprattutto che le promesse non restino parole spente.