
SCOMPARSA DI PASQUALE CORRIERE: IL RICORDO COMMOSSO DI GOFFREDO PALMERINI CHE CON CORRIERE HA PERCORSO UN LUNGO TRATTO DI STRADA ALLA GUIDA DEL COMUNE DELL’AQUILA
di Goffredo Palmerini
OTTAWA – Ieri in viaggio, ho appreso solo in serata al mio arrivo ad Ottawa la dolorosa notizia della scomparsa di Pasquale Corriere. Ciò comporta una tristezza maggiore nel non poter rendere di persona l’ultimo saluto e di esprimere ai suoi cari la vicinanza e l’affetto. All’amicizia che da sempre mi ha legato a lui e alla sua bella famiglia, che resta fatto intimo da conservare nel patrimonio degli affetti, unisco il ricordo e la gratitudine per l’uomo e l’amministratore pubblico che con straordinaria passione e generosità ha dedicato una vita a far nascere e migliorare le opportunità della nostra città e del suo territorio, specie della nostra montagna. Con Pasquale, il più longevo amministratore comunale dell’Aquila, consigliere per otto mandati e assessore per oltre 35 anni, ho condiviso quasi un trentennio di impegno civico a Palazzo Margherita d’Austria. Fu eletto, infatti, Consigliere comunale nel 1970 con la Democrazia Cristiana operando in quegli anni di scelte importanti nella sindacatura che vedeva per la seconda volta Tullio de Rubeis alla guida dell’Amministrazione. Rieletto nel 1975 nella sindacatura di Ubaldo Lopardi, nel 1978, lasciando la Dc per il Partito Socialista Italiano consentì la nascita della prima Giunta di sinistra al Comune dell’Aquila. La sua militanza socialista lo ha accompagnato per tutta la durata del suo impegno politico e amministrativo, come consigliere comunale, con tutti i Sindaci che hanno poi guidato la città: Tullio de Rubeis (terza sindacatura), Lombardi, Baldoni, Placidi, Centi, Tempesta, ma anche dopo con Cialente e Biondi. Con tutte le Amministrazioni Pasquale Corriere ha esercitato la sua capacità di impegno civico nella soluzione dei problemi della comunità e nella valorizzazione del territorio comunale, specialmente quello da cui attingeva la maggiore dote di consenso, come la delegazione di Camarda (con le frazioni di Assergi, Filetto e Aragno), dove è stato attento promotore di iniziative e proposte, non sempre da tutti comprese e condivise, come capita agli amministratori che operano fattivamente. Grande attenzione Pasquale Corriere ha dedicato anche alla valorizzazione del rapporto con le città gemellate, in primis con Rottweil, la città tedesca dove nacque Adamo di Rotwill, allievo di Gutemberg, che nel 1481 venne a L’Aquila ad aprire una celebre stamperia. Ma la opera più assidua e appassionata è stata quella d’aver valorizzato San Pietro della Ienca, l’antico villaggio alpestre di Camarda, legandolo all’amore che Papa Wojtyla aveva per il Gran Sasso e in particolare per quella semplice chiesetta, diventata nel 2011 il primo santuario dedicato al Beato Giovanni Paolo II, diventato Santo nel 2014, che del pontefice polacco ora conserva una reliquia. Ogni cosa e ogni dettaglio di quel borgo è stato valorizzato sul piano religioso, culturale e turistico grazie all’opera di Pasquale Corriere, che lo ha fatto vivere di attenzioni durante tutto l’anno, promuovendone la valorizzazione con una serie di opere e lavori di qualificazione, dovuti alla pressante attività di proposta e di ricerca di risorse finanziarie che erano suo impegno quotidiano. A tutto ciò ha aggiunto importanti iniziative di richiamo, come la nascita dell’Associazione Culturale San Pietro della Ienca, il festival estivo agostano, l’istituzione del Premio “La Stele della Ienca”, che ha insignito importanti Personalità e Pubbliche Istituzioni, il piccolo Museo dedicato a San Giovanni Paolo II, quindi il Giardino della Ienca, rassegna letteraria e culturale che per diversi mesi anima quel meraviglioso borgo con emeriti scrittori, poeti, musicisti. Un vero peccato che Pasquale non abbia potuto vivere l’edizione 2025 del Giardino, migliorato con opere di sistemazione ambientale e ampiamento, che ne hanno fatto una bella agorà inserita nella natura. Tante altre qualità andrebbero ricordate di Pasquale Corriere, ma certamente la sua umanità e la propensione all’accoglienza e a vivere con semplicità l’amicizia ne hanno fatto un naturale ambasciatore di San Pietro della Ienca e del Gran Sasso verso tante personalità pubbliche, italiane e straniere, cui ha fatto conoscere le meraviglie del nostro Abruzzo montano. Scrivo queste poche annotazioni avendo ricordato ieri sera i meriti di Pasquale Corriere con alcuni importanti abruzzesi che vivono in Ottawa, tra i quali Nello Scipioni, attuale membro per il Canada del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (CRAM) e per molti anni Presidente del Centro Abruzzese Canadese Inc. nella capitale canadese, originario di Camarda. Insieme a lui vogliamo far giungere alla famiglia Corriere, alla moglie Irma e alle figlie Franca, Nadia e Roberta, la nostra affettuosa partecipazione e vicinanza per la perdita del caro Pasquale.