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CANSANO RITROVA LA SUA MEMORIA: CENT’ANNI DEL MONUMENTO AI CADUTI E I FREGI DI GRANATA TORNANO A CASA

Non è stato solo un anniversario, ma una vera rinascita della memoria collettiva. Domenica 23 giugno il piccolo borgo abruzzese ha celebrato con profonda partecipazione i cento anni del Monumento ai Caduti, simbolo identitario e cuore pulsante della comunità di Cansano. Una giornata storica, come l’ha definita il sindaco Luca Malvestuto, che ha visto l’intero paese unirsi in un grande abbraccio tra storia, cultura e speranza.

Al centro delle celebrazioni, il monumento realizzato nel 1925 dallo scultore sulmonese Giovanni Granata, voluto fortemente dai cittadini, soprattutto dagli emigrati cansanesi negli Stati Uniti, per onorare i giovani caduti nella Grande Guerra. A rendere l’occasione ancora più significativa, il ritorno dei fregi bronzei originali – trafugati negli anni Cinquanta e creduti perduti – recuperati e riconsegnati al Comune grazie all’azione dei Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale.

Il gruppo scultoreo, tra le opere più emblematiche di Granata, è tornato così alla sua forma completa, con i fregi che recano incisa l’ape simbolica dell’operosità cansanese. Un restauro non solo materiale, ma profondamente simbolico.

Le celebrazioni hanno preso il via con il convegno “Cansano ai suoi Caduti: il monumento simbolo di un’epoca”, seguito dalla mostra documentaria e fotografica “I perduti fregi di Giovanni Granata: storia di un’ape operosa”, ospitata al Centro visita Ocriticum.

Nel giorno del patrono San Giovanni Battista, la comunità si è raccolta per la Messa e la tradizionale processione, prima della solenne cerimonia civile, con la deposizione della corona d’alloro in piazza XX Settembre e la partecipazione delle autorità civili, militari e religiose.

«È stata una giornata storica – ha dichiarato il sindaco Luca Malvestuto – che resterà a lungo impressa nella nostra memoria collettiva. La presenza e la partecipazione delle istituzioni è un segnale forte: anche i piccoli comuni hanno un ruolo nella narrazione nazionale. Ringrazio il Comitato pro Centenario, i ragazzi del CCRR, le attività commerciali, gli amministratori e tutti i cittadini. È stato un momento di grande orgoglio per la nostra comunità. Evviva Cansano!»

La giornata si è chiusa in festa, tra le note dell’Orchestra di Fiati Acmi di Introdacqua e un emozionante spettacolo pirotecnico. Ma il centenario non è stato solo un omaggio al passato: è stato un gesto corale che ha ridato luce alla memoria e ha rilanciato i valori di pace e coesione in un presente che ancora fatica a farne tesoro.

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