
PROVINCE, DA ABRUZZO E MOLISE IL MODELLO PER IL RILANCIO DELLE AUTONOMIE LOCALI
UPI, Regioni e Comuni uniti per una proposta di legge innovativa: funzioni chiare e risorse certe per ridare centralità agli enti di area vasta
CASTEL DI SANGRO – Parte dall’Abruzzo e dal Molise un segnale forte per il rilancio delle Province italiane. È stato presentato oggi, nel suggestivo scenario del Museo Aufidenate di Castel di Sangro, un modello pilota destinato a fare scuola nel Paese, che vede unite UPI (Unione delle Province d’Italia), le Regioni Abruzzo e Molise e le Anci regionali in una proposta condivisa per riordinare il sistema delle autonomie locali.
Una proposta di legge regionale che punta a superare le criticità della Legge Delrio, restituendo alle Province ruoli strategici, stabilità finanziaria e una governance efficace, in nome del principio costituzionale di sussidiarietà.
Un patto tra enti per riorganizzare le competenze territoriali
Il confronto ha visto la partecipazione di figure istituzionali di primo piano: dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, al presidente di Anci Abruzzo e sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, fino al presidente Upi Pasquale Gandolfi e al vicepresidente Upi e presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso, promotore dell’iniziativa.
“Le Province hanno dimostrato in questi anni di essere un pilastro fondamentale per la gestione del territorio – ha dichiarato Caruso –. Ora serve un’azione concreta delle Regioni che dia stabilità, risorse certe e compiti chiari”.
Tra i temi chiave emersi durante il convegno:
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difesa del suolo e protezione civile,
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ambiente,
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formazione professionale,
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valorizzazione culturale e scolastica,
tutti ambiti in cui si chiede che le Province tornino a essere protagoniste, dotate di strumenti normativi e finanziari adeguati.
Un modello replicabile a livello nazionale
Il presidente Upi Gandolfi ha evidenziato come questa proposta, già trasmessa al presidente della Conferenza delle Regioni Massimo Fedriga, sia concepita come un modello nazionale:
“L’obiettivo – ha detto – è ricostruire un sistema di governo locale efficiente, semplificato e vicino ai cittadini. Servono alleanze solide tra Regioni e Province per arrivare a un nuovo equilibrio amministrativo nel rispetto della Costituzione e della Carta europea delle autonomie locali.”
Il prossimo passo sarà l’apertura di un tavolo tecnico-politico con la Regione Abruzzo per la modifica della Legge Regionale 32 del 2015, con l’intento di aggiornare il quadro normativo e definire chiaramente le funzioni amministrative dei vari livelli di governo locale.
Una squadra compatta da Abruzzo e Molise
All’incontro hanno preso parte anche tutti i presidenti delle Province coinvolte:
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Ottavio De Martinis (Pescara)
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Camillo D’Angelo (Teramo)
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Massimo Tiberini (Chieti)
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Daniele Saia, presidente Upi Molise e presidente della Provincia di Isernia
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Giuseppe Puchetti (Campobasso)
con la partecipazione del sottosegretario alla presidenza della Giunta del Molise Vincenzo Niro e del presidente Anci Molise e sindaco di Macchia Valfortore Gianfranco Paolucci.
Un fronte istituzionale ampio e determinato, che da Castel di Sangro lancia un messaggio chiaro: le Province non sono enti del passato, ma strutture fondamentali per il futuro dei territori. Con questa proposta, Abruzzo e Molise si candidano a diventare laboratori di riforma e innovazione istituzionale per tutto il Paese.