CronacaHome

OPERATORI 118, LA SOCIETÀ DI SERVIZI CHIARISCE: “NESSUNA COLPA ALLA ASL, STIPENDI IN RITARDO PER UN PROBLEMA BANCARIO”

È la società di servizi Siai a intervenire per fare chiarezza sulla vicenda dei ritardi nei pagamenti agli operatori del 118 che prestano servizio per la ASL 1 Abruzzo. Con una nota ufficiale, l’azienda esclude ogni responsabilità da parte della Asl, smentendo che il ritardo nelle retribuzioni fosse legato a mancate fatture o problemi amministrativi dell’ente sanitario.

«La Asl ci ha saldato regolarmente le fatture e non le va attribuito alcun addebito – si legge nella comunicazione diffusa dalla società – il ritardo del pagamento degli stipendi è stato causato da un momentaneo problema nei flussi bancari».

Una versione che mira a stemperare le tensioni emerse nei giorni scorsi, dopo la lettera aperta degli operatori del 118, che avevano denunciato pubblicamente i ritardi negli accrediti delle mensilità di giugno e le conseguenze subite nella gestione della vita familiare e professionale.

La società, da cui formalmente dipendono i lavoratori, spiega: «Ci sono state difficoltà nelle dinamiche bancarie di entrata e uscita. Un imprevisto che ha generato un rallentamento, ma per ridurre il disagio dei lavoratori ci siamo attivati immediatamente».

In particolare, Siai fa sapere di aver già proceduto – nonostante l’ostacolo tecnico – al versamento di un acconto di 600 euro il 16 giugno, data prevista per il pagamento. Successivamente, il 23 giugno, sono stati effettuati bonifici bancari istantanei per saldare interamente gli stipendi.

«Si è trattato di una difficoltà contingente – conclude la società – per la quale sono state adottate rapidamente tutte le iniziative necessarie a contenere i disagi per i lavoratori».

Un chiarimento che arriva a fronte di un malessere ormai ricorrente tra gli operatori del 118, che anche in questa occasione avevano richiamato l’attenzione pubblica sulla necessità di una gestione più stabile e diretta dei rapporti di lavoro. La posizione di Siai, ora, tenta di ricomporre il quadro e riportare l’origine del ritardo su un piano puramente tecnico e non strutturale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *