
LA DONNA CHE VISSE DA DONNA E DA UOMO. UNA STRAORDINARIA STORIA DA CALENDARIO
L’AQUILA – Eugenia Falleni nasce a Livorno il 25 luglio 1875. Nel 1877 la famiglia emigra in Nuova Zelanda. Suo padre è un pescatore dal carattere terribile. Giovanissima si sposa con un cugino. Ma la vita della moglie non fa per lei, che fin da ragazzina si è vestita da maschio e ha fatto lavori di fatica. Così fugge da casa ed inizia a farsi chiamare Eugene, al maschile.
A Sydney in Australia, si imbarca su un peschereccio. Una sera a veglia con i marinai si tradisce. Il capitano prima la violenta, poi la licenzia e la scarica nel primo porto. Siamo nel 1898, Eugenia ha 23 anni. E scopre di essere incinta. Quando nasce la figlia, Josephine, la affida a una donna italiana. La va a trovare ogni tanto e si fa chiamare nonna. Eugenia si rifà una vita. E diventa Harry Leo Crawford, di origini scozzesi. Cambia vari lavori, poi conosce Annie Birkett, una bella cameriera vedova con un figlio di 13 anni. Il 19 febbraio 1913 i due si sposano. Le cose vanno bene finché 4 anni dopo una vicina (non si fanno mai i fatti loro) rivela ad Annie che Harry in realtà è una donna. Sono sicuro che a questo punto vi state chiedendo come ha fatto la moglie a non accorgersene prima. Me lo sono chiesto anch’io. Le cronache dell’epoca parlano di una relazione assai riservata e discreta, anche dal punto di vista intimo. Durante il processo verrà fuori poi che Falleni usava un dispositivo artigianale di cuoio per simulare il rapporto sessuale. E che anche prima della rivelazione della vicina Annie aveva cominciato a sospettare. E’ il primo ottobre del 1917. Il confronto fra i due è drammatico: lei, sconvolta, lo vuol lasciare. Litigano. Lui va nel panico, la colpisce con una pietra. Quando vede che è morta perde la testa, brucia il cadavere e sotterra i resti. Al figlio e ai parenti dice che è fuggita con un altro uomo. Cambiata città, Harry-Eugenia sembra averla fatta franca, e nel 1919 conosce la cinquantenne Lizzie Allison. E la sposa. Nel frattempo però il figlio di Annie, aiutato da una zia, riesce a far aprire un’inchiesta. Il corpo viene ritrovato. Il 5 luglio 1920 Harry viene arrestato. I poliziotti scoprono con sorpresa che è una donna. Lei ha una sola preoccupazione: sua moglie Lizzie: “Lei non lo immagina neanche. Non diteglielo, non lo deve sapere”. Segue il processo, che fa scalpore, e la condanna a morte, commutata poi in ergastolo. Nel 1931 la rilasciano per buona condotta. Morirà vicino a Sydney in un incidente stradale dopo aver gestito per 7 anni una pensione con una nuova identità: mrs (o mr?) Jean Ford.